E-commerce italiano: povero, ma in crescita

Una ricerca Netcomm ha evidenziato i dati relativi al settore e-commerce italiano: i numeri sono ancora molto piccoli (l'1.3% del totale contro il 6% europeo ed il 10% statunitense), ma il trend è di grande crescita ed è confermato anche per il 2007
Una ricerca Netcomm ha evidenziato i dati relativi al settore e-commerce italiano: i numeri sono ancora molto piccoli (l'1.3% del totale contro il 6% europeo ed il 10% statunitense), ma il trend è di grande crescita ed è confermato anche per il 2007
E-commerce italiano: povero, ma in crescita

Secondo una ricerca Netcomm (Consorzio del commercio elettronico italiano) l’e-commerce nostrano starebbe andando a gonfie vele offrendo dunque buone prospettive per gli operatori del settore alla vigilia del periodo caldo del shopping natalizio. ADN Kronos così riporta i dati offerti dalla ricerca: «tra novembre e dicembre l’e-commerce nel Belpaese fatturerà 877 milioni di euro, con una crescita del 44% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Una impennata che fa crescere le vendite, rispetto alla media annuale, di oltre il 20%».

La ricerca entra inoltre nel dettaglio, spiegando come nei vari ambiti il Natale influisca pesantemente (ed in modo diversificato) sul ritmo di vendita: «alcuni comparti mostrano una vitalità nel periodo natalizio superiore alla media del settore, come ad esempio i viaggi che a Natale fatturano circa il 40% dell’intero anno, l’elettronica di consumo e l’informatica che raggiungono in questi due mesi circa il 25% delle vendite complessive. Bene anche libri, musica e audiovisivi che vendono in questo breve arco temporale oltre il 20% delle vendite annuali».

In generale, dunque, l’e-commerce è visto in piena maturazione anche nel nostro paese, ove il contatto con il mezzo informatico è ancora penalizzante e troppi vincoli di matrice culturale e tecnologica tengono lontana la massa dalle opportunità del commercio elettronico. I dati che delineano il processo in corso sono riferiti soprattutto all’aumento degli ordini (4 miliardi di euro previsti entro fine 2006 e crescita di un ulteriore 40% nel 2007) e la diminuzione dello “scontrino medio” («segno di una confidenza sempre maggiore con questo tipo di acquisti»).

A livello assoluto la grande crescita del settore è comunque figlia di una situazione ad oggi estremamente vincolata ai ritardi accumulati nel passato. Nel 2007 l’e-commerce dovrebbe raggiungere appena l’1.3% del totale delle vendite al dettaglio. Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio B2c della School of Management del Politecnico di Milano, spiega come la media statunitense sia ormai del 10% ed in Europa siamo già nell’ordine del 6%: «per avvicinarci ai numeri del mondo anglosassone devono aumentare gli acquisti dei prodotti fisici: informatica, abbigliamento, prodotti per la casa, libri, ancora largamente inferiori alle potenzialità».

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti