Capita molto spesso che un progetto troppo all’avanguardia sui tempi, poi non risulti fattibile e, per un motivo o per un altro, non veda mai la luce.
Questo è quanto capitato al progetto
Anche se, come detto, il progetto Dynabook rimase solo in fase di progetto, questo non lo dequalifica affatto, e anzi è molto singolare vedere come alcune delle innovazioni proposte, siano ancora considerate tali, ovvero innovazioni.
Cosa di per sé non molto strana, se non fossero passati già 40 anni. Siamo nel 1968 quando un computer in media pesa circa 50 Kg e
Alan Curtis Kay, è un personaggio molto conosciuto in ambito informatico. Programmatore statunitense, e padre ad esempio della Programmazione Orientata agli Oggetti (OOP), è stato uno dei creatori della rete Ethernet, e molte delle sue ricerche furono svolte allo
Nel suo concept si rispecchiano gli studi teorici di alcuni psicologi come Jerome Bruner o Jean Piaget, i quali lo portarono a studiare l’apprendimento dei bambini e dei loro processi cognitivi in fase di crescita. Basandosi su questi studi, Kay introdusse una delle sue maggiori rivoluzioni, e cioè un sistema operativo basato su interfaccia grafica, in modo da renderlo più intuitivo per i bambini (infatti Alan Kay è considerato uno dei padri delle interfacce grafiche).
Dynabook fu un primo esperimento di tablet PC, il quale avrebbe dato la possibilità di immagazzinare un paio di milioni di caratteri di testo, e di avere capacità grafiche tali da poter permettere di fare schizzi, e disegni, con forse la possibilità di includere anche un reparto sonoro.
Alla sua base c’era un linguaggio di programmazione chiamato Smalltalk, il quale ha continuato a svilupparsi fino ad essere ancora oggi utilizzato e supportato.
Agli inizi di novembre si festeggiano i 40 anni dal progetto Dynabook, perché anche se rimasto tale, viene identificato come laptop ante litteram, da cui si è sviluppato il moderno concetto di PC portatile, tablet PC, ebook reader, anche se in una