Dotadv: l'advertising facile e autonomo

Una startup romana ha ideato una piattaforma che consente agli editori di vendere automaticamente senza intermediazioni.
Dotadv: l'advertising facile e autonomo
Una startup romana ha ideato una piattaforma che consente agli editori di vendere automaticamente senza intermediazioni.

Essere editori e al contempo venditori diretti della propria pubblicità. Una startup tutta italiana, Dotadv, ha ideato una piattaforma di self provisioning dedicata agli editori. Il concetto è differente da quello di AdWords – il concorrente più visibile – e si basa sull’idea di catturare gli inserzionisti medio-piccoli in autonomia. L’avventura è cominciata da poco, ma gode già della fiducia di alcuni editori.

Il team di Dotadv, Davide Fiorentini (CMO) Fausto Preste (CEO) e Lorenzo Marzullo, è formato da programmatori, esperti di marketing e di web, incontratisi nel mondo del lavoro, e lì hanno colto l’esigenza della “coda lunga” degli inserzionisti, convincendosi fosse necessario dare la possibilità di acquistare gli spazi pubblicitari di maggiore qualità e più facile mediazione.

La piattaforma procede in tre step: l’inserzionista accede all’offerta pubblicitaria dell’editore, sceglie gli spazi pubblicitari, configura la campagna e realizza il banner durante il processo di acquisto. Ricevuto l’ordine, l’editore ne controlla la qualità, lo approva e la campagna pubblicitaria è pronta per essere mostrata ai lettori del giornale. Il pagamento di quanto pubblicato può avvenire anche istantaneamente con Paypal.

Come tiene a precisare Fausto Preste, la piattaforma non è un intermediario:

La vendita avviene a tutti gli effetti tra l’inserzionista è il nostro cliente (editore o concessionaria), noi offriamo la tecnologia necessaria senza imporre modelli di vendita, prezzi, tempistiche. Ciascun cliente dispone di un catalogo pubblico a lui dedicato e personalizzabile. Noi lavoriamo costantemente al fianco del cliente perché il suo catalogo generi un numero sempre maggiore di vendite.

Rispetto ai circuiti a performance più utilizzati, la startup romana fornisce in questo modo vantaggi a entrambi i lati dell’affare: l’inserzionista può pianificare esattamente periodo e spazi, mentre l’editore non riduce il valore del suo inventario e ha sempre il controllo sulla qualità delle inserzioni pubblicitarie mostrate sulle sue pagine.

Un esempio della vendita diretta di spazi organizzata da Dotadv: in questo caso, il publisher è Secondamano.

Un esempio della vendita diretta di spazi organizzata da Dotadv: in questo caso, il publisher è Secondamano.

Sono arrivati i primi sì da parte di publisher interessati a gestire almeno una parte dei loro spazi pubblicitari, aprendo un nuovo canale. Dotadv ha avviato delle partnership con Subito.it, Citynews e Secondamano.it e a breve le collaborazioni si estenderanno anche ad altri publisher leader del panorama editoriale europeo, a partire dalla Gran Bretagna.

Il mercato di interesse di Dotadv è quello classico dell’advertising online, il display, che in Italia vale circa 1,2 miliardi di euro e dalle parti del Tamigi quattro volte di più. Nel complesso, la startup ha certamente avuto una intuizione che parte da due alcuni elementi consolidati del settore: la crisi pubblicitaria generale, compensata dalla crescita di quella sul web; la relativa resilienza dell’advertising locale rispetto a quello globale, che ha abbassato il valore di mercato invece di aiutarlo. Con le conseguenze note per l’informazione online.

Se si considera che questa startup non è stata incubata ed è al primo round del suo sviluppo – grazie al sostegno di un investitore privato – è molto probabile che crescerà ancora. Prossima tappa: l’estero.

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