
Google mette a segno un’importante doppietta che permette al colosso di Mountain View di raggiungere quota 42 acquisizioni nel corso del 2010. I vertici del gruppo hanno deciso di puntare dritto al settore multimedia per la nuova sessione di acquisti, scegliendo due società che rispondono rispettivamente al nome di Phonetic Arts e Widevine.
Per una cifra non meglio
Per quanto la protezione dei diritti d’autore risulti un pò il marchio di fabbrica di Widevine, l’acquisizione da parte di Google mira anche a migliorare la fruizione dei contenuti, tramite l’ottimizzazione delle operazioni di streaming sulle più svariate piattaforme, siano esse in ambienti desktop o mobile. A giovarne potrebbe essere anche la Google TV, progetto sul quale la società di Mountain View ha puntato molto ma che non sta al momento restituendo i risultati auspicati. Piuttosto che accantonare il tutto, dunque, la strada intrapresa è quella di un miglioramento dell’intera infrastruttura tramite le conoscenze e le risorse altrui grazie ad una serie di acquisizioni mirate.
Phonetic Arts è invece specializzata nella sintetizzazione vocale, operazione il cui obiettivo è quello di realizzare strumenti in grado di riprodurre vocalmente informazioni in formato testuale. Un settore, questo, nel quale Google ha da tempo le mani in pasta: basti pensare ad esempio alla trascrizione vocale automatica presente in YouTube, o al riconoscimento vocale cui il gruppo diretto da Eric Schmidt ha destinato ingenti risorse umane ed economiche. Le tecnologie sviluppate da Phonetic Arts potrebbero essere presto