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DJI ha deciso di aprire una fabbrica in California dove produrrà alcuni dei suoi
Le informazioni geospaziali americane sono volate verso i data center cinesi a un livello senza precedenti. Questo dà letteralmente a una società cinese una visione dall’alto della nostra nazione.
TechCrunch, su questo tema, ha sentito direttamente DJI che ha risposto in questo modo:
Poiché l’industria dei droni sta diventando un motore sempre più critico per le piccole imprese americane e per l’intera economia statunitense, è essenziale che le decisioni che riguardano i componenti chiave del settore siano basate sui fatti. Siamo profondamente preoccupati per il fatto che, lasciata senza controllo, la speculazione infondata e le informazioni imprecise presentate durante l’udienza della sottocommissione metteranno a rischio l’intera industria statunitense dei droni, causando un effetto a catena che bloccherà la crescita economica e manette di dipendenti pubblici che usano i droni DJI per proteggere pubblico e salva vite.
Inoltre, DJI sottolinea nuovamente il suo impegno a proteggere i dati, evidenziando che nulla viene inviato automaticamente in Cina. Gli utenti, infatti, hanno il pieno controllo dei loro dati.
Proprio a causa del timore che il Governo americano possa coinvolgerla, DJI ha deciso di aprire una stabilimento produttivo in California in modo tale da rispettare meglio le normative governative e conformarsi nel migliore dei modi alla Trade Agreements Act.