Digitale terrestre, ecco chi può richiedere subito il bonus decoder

Il Governo rifinanzia la misura per consentire un passaggio al nuovo Digitale terrestre più morbido per tutti. Vediamo come.
Il Governo rifinanzia la misura per consentire un passaggio al nuovo Digitale terrestre più morbido per tutti. Vediamo come.

A fronte del passaggio alla DVB T2, il Governo italiano ha istituito da tempo un fondo per garantire un bonus alle famiglie obbligate ad acquistare nuovi televisori o decoder (ISEE permettendo).  Si tratta di un bonus da 30 euro a nucleo familiare, applicabile come sconto al momento dell’acquisto dell’apparecchio e fruibile una sola volta per famiglia fino al 31 dicembre 2022. In questi giorni, in tal senso, è arrivato il rifinanziamento della misura da parte del Governo con la Legge di Bilancio 2022, così da consentire un passaggio al nuovo Digitale terrestre più morbido per tutti. Per capire chi ne potrà ancora usufruire e la prassi da seguire per accedervi, ecco una breve guida.

Bonus TV: cosa c’è da sapere

Innanzitutto, i 30 euro di bonus sono come sempre destinati ai residenti in Italia appartenenti a nuclei familiari con valore ISEE non superiore a 20.000 euro per un solo acquisto (a nucleo) effettuato nell’arco temporale 18 Dicembre 2019 – 31 Dicembre 2022. In secondo luogo, il contributo è valido solamente per apparecchi TV o decoder idonei alla ricezione dei programmi trasmessi con le nuove tecnologie DVB-T2, per i quali fa fede la dichiarazione del produttore.

Tra i requisiti principali c’è quello di essere in regola con il pagamento del  canone RAI, a meno di non appartenere ad alcune categorie specifiche che sono esentate. Il bonus sarà erogato come sconto che il venditore dovrà applicare al momento dell’acquisto del prodotto. Il contributo si potrà erogare fino all’esaurimento dei fondi dedicati. Tuttavia, è necessario seguire un piccolo iter per ottenere il bonus dei 30 euro:

  • consegna al venditore da parte dell’utente di un’autocertificazione contenente il valore del proprio ISEE e la dichiarazione di non aver già fruito del bonus;
  • l’invio telematico, da parte del venditore, dei dati della transazione al Ministero (MISE);
  • verifica del Ministero, anche relativamente alla disponibilità dei fondi, con eventuale rilascio al venditore di un’attestazione riguardante la disponibilità dello sconto.

Il venditore recupererà il contributo come credito d’imposta in sede di dichiarazione dei redditi.

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