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La delibera che l’
La domanda principale che tutti si pongono è come l’AGCOM possa arrogarsi il diritto di porsi come giudice e valutare ogni caso di presunta violazione di Copyright, visto che nasce con funzioni ben differenti. L’AGCOM infatti è un’istituzione puramente amministrativa.
Ma un’organo amministrativo può porsi a giudice e giuria, condannando e sanzionando? Secondo i principali principi del foro evidentemente no. Inoltre l’AGCOM è a nomina governativa e questo pone molti dubbi sulla sua imparzialità, visto che a seconda dell’orientamento politico del Governo che fa le nomine, l’AGCOM potrebbe modificare in qualche modo il suo metro di giudizio. Inoltre è ancor più curioso e grave che l’AGCOM non coinvolga chi davvero ha voce in capitolo e cioè le autorità giudiziarie che con questa delibera vengono totalmente messe da parte.
E vista la natura delicata del provvedimento, in caso di denuncia per presunta violazione del Copyright, servirebbe forse un organo più competente, perché non si può decidere con superficialità se censurare o no un sito Internet oltre che dare multe molto onerose.
Inoltre questa delibera cozzerebbe non poco contro la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, e proprio perché si mettono in discussione i diritti fondamentali come la libertà di espressione, non si capisce perché tale provvedimento non sia stato discusso a un livello più in alto come per esempio il Parlamento.
Insomma, tutti o quasi sono contro questa delibera, dai media tradizionali, ai giuristi, passando per i semplici internauti. Gli unici a favore, come sottolineavamo ieri, le grandi lobby che difendono i diritti d’autore… Cambierà qualcosa entro il 6 luglio?