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Diquattro ha spiegato di come la sua società abbia lavorato duramente per migliorare l’applicazione ed il servizio, arrivando a ridurre del 60% i tempi di rebuffering. Un lavoro di miglioramento che continuerà nel tempo. Tuttavia, con una migliore infrastruttura digitale, la crescita del business sarebbe stata più rapida, almeno al livello dei Paesi europei. Diquattro porta l’esempio della Spagna dove, qualitativamente parlando, le infrastrutture sono a livello di quelle della Germania. Un problema che sarebbe localizzato nella rete di accesso e che comporterebbe un bitrate basso e quindi una contestuale diminuzione del calo della qualità delle immagini.
Il problema di qualità, dunque, per DAZN non dipenderebbe dagli investimenti per il miglioramento delle CDN e dei collegamenti con gli internet provider ma dalla qualità della rete di accesso.
DAZN, comunque, conferma gli impegni di voler continuare ad investire in Italia per rimanere. L’offerta rimarrà sempre di 9,90 euro al mese. La società non ha voluto comunicare il numero esatto degli abbonati anche se alcune indiscrezioni parlano di 1,5 milioni di utenti. Tuttavia, il profilo tipo dell’abbonato corrisponde ad un uomo, di età giovane e che non vede solo calcio.
DAZN è di proprietà della holding Perform e in Italia ha acquisito i diritti per 3 partite alla settimana di Serie A, in esclusiva. Oltre alla serie A, DAZN ha acquisito i diritti per la Serie B e per altre competizioni calcistiche. La piattaforma non trasmette, però, solamente calcio ma anche tanti altri sport.