Dall'UE 9 miliardi per la ricerca nelle Tlc

9 mld di euro: a tanto ammonta l'obolo che l'Unione Europea prevede di impegnare nella ricerca relativamente alle telecomunicazioni. L'obiettivo è quello di colmare il gap che ci divide dalla concorrenza internazionale ottimizzando inoltre gli impegni
Dall'UE 9 miliardi per la ricerca nelle Tlc
9 mld di euro: a tanto ammonta l'obolo che l'Unione Europea prevede di impegnare nella ricerca relativamente alle telecomunicazioni. L'obiettivo è quello di colmare il gap che ci divide dalla concorrenza internazionale ottimizzando inoltre gli impegni

Dall’Unione Europea arriva un forte segnale per il futuro dell’ICT sul vecchio continente. È stato varato, infatti, il settimo programma quadro per la ricerca per il periodo 2007-2013. Recita il comunicato ufficiale diffuso da Europa.eu: «l’UE intende investire oltre 9 miliardi di euro a favore della ricerca nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione […] una priorità fissata dall’UE che, in questo modo, riconosce l’importanza delle Tlc per la crescita e la competitività dell’Europa».

Dall’UE si spiega come l’intento sia quello di colmare il divario tra l’Europa e la concorrenza a livello internazionale, aspetto sposato anche dalle dichiarazioni della Commissaria responsabile della Società dell’informazione e dei media Viviane Reding: «l’Europa sta cominciando a recuperare il ritardo nel settore della ricerca sulle Tlc […] Realizzando ingenti investimenti nei progetti di ricerca in collaborazione nel settore delle Tlc la Commissione sta imprimendo l’impulso indispensabile alla ricerca europea in questo campo. Con 9 miliardi di euro invitiamo gli Stati membri, l’industria e le università ad unirsi a noi nella lotta per un’Europa più competitiva. Non abbiamo bisogno solo di ricerca, dobbiamo anche orientarla meglio. Per stabilire adeguatamente le nostre priorità ci siamo in gran parte basati sulle consulenze di 9 piattaforme tecnologiche europee nel settore delle Tlc. In alcuni ambiti porteremo avanti questi partenariati concentrando le risorse nell’ambito di Iniziative tecnologiche congiunte».

Il comunicato precisa ancora come il programma di lavoro dovrebbe incentrarsi sui settori chiave in cui l’Europa beneficia di particolari vantaggi competitivi: «comunicazioni, elettronica e fotonica, sistemi e architettura software».

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