Dai Netbook ai Tablet: Deloitte ci scommette

Il report Deloitte relativo alle previsioni per il 2010 indica una scommessa forte: decine di milioni di Tablet venduti entro la fine dell'anno, con forte concorrenzialità tra più produttori. Non solo: buone proiezioni per l'advertising online
Dai Netbook ai Tablet: Deloitte ci scommette
Il report Deloitte relativo alle previsioni per il 2010 indica una scommessa forte: decine di milioni di Tablet venduti entro la fine dell'anno, con forte concorrenzialità tra più produttori. Non solo: buone proiezioni per l'advertising online

Le previsioni Deloitte del 2009 erano tutte incentrate sui Netbook e sulla capacità di questo tipo di device di tenere il mercato a livello sufficienti. A distanza di un anno la previsione ha trovato tutte le risposte che cercava. Il report Deloitte Technology, Media and Telecommunications Prediction, quindi, alza il tiro e guarda al nuovo anno con una nuova scommessa: il 2010 sarà l’anno dei Tablet.

Facile a dirsi? Non proprio. Che HP sia pronta a portare sul mercato le proprie offerte e che Apple sia prossima ad una storica presentazione non sono certo notizie rimaste nel mistero, ma la Deloitte va oltre indicando vendite per decine di milioni di unità di tablet già entro la fine dell’anno. Secondo l’analisi, insomma, i prototipi in arrivo non saranno soltanto una moda che va ad incastonarsi in un’offerta fissa, ma sono destinati a sconvolgere gli equilibri di mercato proponendosi come nuova soluzione nel mercato consumer inserendosi a metà tra i laptop e gli smartphone. L’autore del report, Paul Lee, mette le mani avanti spiegando come l’assenza di nozioni precise circa la componentistica dei device renda impossibile valutazioni affidabili, ma la fiducia nel potenziale di mercato è alta ed una buona risposta da parte dei produttori è in grado di permettere l’esplosione di questa nuova espressione del computing.

«I precedenti tentativi sui tablet hanno fallito per vari motivi: la grafica, il software e le interfacce grafice non hanno saputo stupire, c’era scarsa connettività». Non solo: i tablet sono oggi orientati ad un consumo differente rispetto a quello ipotizzato in passato e le soluzioni potrebbero essere pertanto golose per un mondo dell’editoria in cerca di rilancio. Secondo la previsione il 2010 sarà pertanto l’anno dei Tablet sotto ogni forma, da più produttori ed in un contesto fortemente concorrenziale e tale da portare subito a regime i prezzi ed il ritmo di aggiornamento dei device. Alla luce della necessaria connettività per l’utilizzo dei dispositivi, inoltre, Deloitte suggerisce ottime prospettive anche per il mercato delle offerte WiFi, le quali diventeranno necessarie per permettere agli utenti di accedere ai propri servizi in mobilità e con comodità.

Tra le altre previsioni del report Deloitte figurano indicazioni di varia tipologia:

  • il 2010 sarà l’anno del “Music as a Service“, con i CD in calo al cospetto di un forte aumento degli abbonamenti ai servizi di distribuzione musicale;
  • solo una piccola parte degli editori approderà ad un modello di distribuzione dei contenuti a pagamento, mentre la maggior parte rimarrà sul modello ad advertising potendosi giovare di un anno di grande crescita per il settore. Tra i pochi che passeranno al modello a pagamento, comunque, c’è spazio per qualche esempio di successo: questi ultimi dovranno far leva sugli ultimi ritrovati della tecnologia (leggasi i Tablet) per poter colpire al cuore la domanda della nicchia più avanzata dell’utenza;
  • il mondo dell’advertising crescerà soprattutto online, mentre gli editori tradizionali dovranno rapidamente trovare un modo per cambiare il proprio modello di business. Il settore non crescerà però con omogeneità e si vedrà il permanere di alcune sacche di crescita zero al cospetto di ambiti maggiormente vivaci. Il comparto online dovrà restituire al mercato nuovi modelli ad alte performance, potendo però ambire ad obiettivi di grande ambizione (un ottimistico potenziale +50% secondo la proiezione Cross Targeting);
  • il Cloud Computing crescerà ad alti ritmi, ma senza raggiungere gli obiettivi che l’entusiasmo del comparto aveva delineato nei mesi passati.

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