Avranno forse pensato a una trovata pubblicitaria per Halloween, i lettori del blog ufficiale di Facebook che pochi giorni fa hanno trovato la
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dell’inaugurazione dei "
profili dei defunti".
Invece si tratta di una cosa molto seria, legata, pare, alla perdita di un caro amico da parte di un collaboratore del network,
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. Oltre al dolore, la domanda che è sorta è stata: "cosa fare del profilo del defunto?". Ed ecco la soluzione: i profili di chi ci ha lasciato verranno "congelati" e saranno per sempre disponibili per gli "amici" sul sito. Soltanto dietro esplicita
richiesta dei parenti, però, che dovranno dimostrare di essere tali e compilare un apposito
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sul sito.
Come spiegano a Facebook, nell’account commemorativo verranno rimosse alcune informazioni riservate e la privacy verrà impostata in modo che solo gli amici confermati possano accedere al profilo o trovarlo nelle ricerche. La bacheca continuerà ad essere visualizzata, consentendo ad amici e familiari di pubblicare post in ricordo della persona scomparsa.
Che dire, io in questa notizia ci leggo soprattutto tanta, commovente e un po’ americana ingenuità. Mi fa paura però pensare, visto il successo che probabilmente avrà l’iniziativa, che ormai non siamo più capaci di piangere silenziosamente un amico dentro di noi e abbiamo bisogno di una bacheca "virtuale" dove commemorarlo e per ricordarci della sua esistenza.
Però forse questo è un pensiero ipocrita: già Ugo Foscolo esaltava i
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come rifugio della
memoria e sprone per i viventi, e nella nostra epoca, dove spesso si vive distanti dai cimiteri dove riposano le persone amate, la cui tomba è spesso nient’altro che un loculo rettangolare, tanto vale una lapida elettronica.
E mi sovviene che già in tempi non sospetti, qualcuno aveva paragonato le foto dei profili di Facebook a delle effigi mortuarie.
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