La Croce Rossa Italiana punta sui droni

La Croce Rossa Italiana utilizzerà i droni per le sue attività in aree critiche come nelle operazioni di ricerca e salvataggio in caso di disastri, sia in Italia che all’estero. La Croce Rossa Italia da così il via ufficialmente al suo “Progetto SAPR” dopo una serie di test avviati lo scorso anno a Bologna. Presto, alcune unità operative saranno dotate di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) da utilizzarsi per le loro attività sul campo.

Il progetto sarà presentato durante la conferenza “Droni e sicurezza”, che si svolgerà il prossimo 24 febbraio a Roma presso il Centro Congressi Frentani (via dei Frentani 4 – ore 9-16). La partecipazione è libera e grauita per gli operatori del settore e per la stampa, previa iscrizione utilizzando l’indirizzo email segreteria@romadrone.it. All’evento parteciperanno i vertici della Croce Rossa Italiana, i rappresentanti della Protezione Civile, delle forze dell’ordine e delle forze armate. Non mancheranno, inoltre, i rappresentati di molte aziende italiane che illustreranno le possibilità dell’uso dei droni nel campo della sicurezza.

Il “Progetto SAPR” della Croce Rossa Italiana è stato seguito con molta attenzione dall’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) come progetto pilota da seguire come modello per altre iniziativi simili. Il progetto della Croce Rossa Italiana prevede la creazione di 10 unità operative che saranno dotate di una ventina di piloti e altrettanti multirotori. I droni scelti dalla Croce Rossa Italiana sono di due tipi: un quadricottero Phantom 2 ed un esacottero di costruzione italiana.

Per portare avanti il progetto “SAPR”, la Croce Rossa Italiana è stata affiancata da In Remote, un nuovo consorzio costituito dalle aziende specializzate piemontesi North West Service e da Fly In, che ha fornito consulenza gestionale e per la formazione dei piloti.