Cristiano R. Amon è il nuovo presidente Qualcomm

Al servizio del chipmaker dall'ormai lontano 1995, da gennaio Cristiano R. Amon sarà il nuovo presidente della parent company Qualcomm Incorporated.
Cristiano R. Amon è il nuovo presidente Qualcomm
Al servizio del chipmaker dall'ormai lontano 1995, da gennaio Cristiano R. Amon sarà il nuovo presidente della parent company Qualcomm Incorporated.

Reduce dalla recente presentazione dello Snapdragon 845 che sarà protagonista in territorio mobile il prossimo anno, la parent company Qualcomm Incorporated annuncia oggi un cambio al vertice del proprio organigramma: a partire dal 4 gennaio 2018 il nuovo presidente sarà Cristiano R. Amon, fino ad oggi Executive Vice President della sussidiaria Qualcomm Technologies e presidente di QCT (divisione che si occupa di semiconduttori).

Unitosi al team di Qualcomm come ingegnere nell’ormai lontano 1995 (dopo aver lavorato tra gli altri per NEC, Ericsson e Velocom), Cristiano R. Amon si interfaccerà direttamente con il CEO, Steve Mollenkopf, che ha commentato l’insediamento del nuovo presidente con una dichiarazione che lascia intendere quale sia la direzione che il gruppo vuol intraprendere per il futuro. Il chipmaker continuerà a investire risorse puntando a mantenere il controllo di una buona fetta dell’universo mobile, aggredendo al tempo stesso nuovi mercati e nuove opportunità di business come quelli legati alla Internet of Things, all’automotive e all’avvento delle tecnologie 5G.

Cristiano dispone di un mix unico tra esperienza e skill riguardanti business e competenze ingegneristiche, che lo rende l’uomo giusto per continuare a sviluppare le tecnologie di Qualcomm e mantenere una posizione di leadership nei territori mobile, IoT, automotive, computing avanzato e networking, guidando inoltre la transizione verso il 5G.

Cristiano R. Amon sarà presidente di Qualcomm Incorporated a partire dal 4 gennaio 2018

Cristiano R. Amon sarà presidente di Qualcomm Incorporated a partire dal 4 gennaio 2018

Nell’ultimo periodo Qualcomm è stata al centro di discussioni relative a una proposta di acquisizione formulata da parte di Broadcom: sul piatto ben 130 miliardi di dollari, cifra ritenuta però non sufficiente per portare a termine la trattativa. Una mossa che non tutti hanno visto di buon occhio: Microsoft, ad esempio, ha esposto le proprie preoccupazioni in merito, citando il rapporto stretto che già oggi lega Broadcom ad Apple e le eventuali ripercussioni sulle dinamiche che regolano il mercato mobile.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti