Cortilia, round di 1,5 milioni di euro

La food innovation è particolarmente premiata e interessa gli investitori. L'effetto Expò vale anche per Cortilia, che opera nel nord Italia.
Cortilia, round di 1,5 milioni di euro
La food innovation è particolarmente premiata e interessa gli investitori. L'effetto Expò vale anche per Cortilia, che opera nel nord Italia.

Pochi investimenti nelle startup in Italia, si è detto qualche tempo fa. Questo però sembra non valere per la food innovation e Cortilia ne è testimone e beneficiaria: il servizio online per l’acquisto di prodotti agroalimentari ha annunciato un round da 1,5 milioni di euro da parte di P101, società di Venture Capital specializzata in investimenti early stage nel settore digitale.

Transato annuale di 2 milioni di euro, già usata da oltre 50.000 utenti in Lombardia con migliaia di consegne settimanali, Cortilia è un ottimo esempio di piattaforma che sfrutta la sharing economy, tanto che è stata ospite del convegno alla Camera dei deputati insieme a nomi come Uber e AirBnb. La ragione è il modello che ha ideato: Cortilia è in pratica un mercato agricolo, però online, dove domanda e offerta si incontrano con un minore livello di intermediazione. Il risultato è l’ampliamento dell’esperienza – fino ad oggi riservata a una fetta molto piccola di consumatori consapevoli – di ricevere a domicilio cassette di prodotti freschi e stagionali ed eccellenze del territorio in abbonamento o con spesa occasionale. In un click, Cortilia porta a domicilio frutta e verdura fresche di stagione, ma anche formaggi freschi, pane, carne bovina, pollame, salumi e affettati, marmellate, conserve, dolci, uova, farina, vino e birra artigianale.


Lato utente, tre step: iscrizione gratuita, scelta della cassetta di prodotti di proprio gusto (mista o speciale, piccola, media o grande, a partire da 19 euro, con la possibilità di aggiunta di altri prodotti) e infine si sceglie il giorno e la fascia oraria per la consegna. Pagamento in abbonamento o con carta di credito o PayPal. Lato agricoltore, una vetrina dei propri prodotti in cambio di una fee, il controllo del prodotto da parte della società e l’imprenditore agricolo non deve pensare alla logistica. Inoltre, parte solo la merce fresca acquistata.

Oggi l’azienda si prepara a velocizzare la penetrazione in lombardia per consolidare la leadership sul mercato e ad aprire nei principali capoluoghi del Nord Italia, sviluppando ulteriormente la piattaforma per cogliere tutte le opportunità legate all’espansione dell’ecommerce e del mobile commerce in ambito agroalimentare. Tema, mai dimenticarlo, del prossimo Expò.

Marco Porcaro è il CEO di Cortilia. Appassionato di cibo ed ecommerce, ha fondato questa startup nel 2011. A oggi, Cortilia ha raccolto - oltre a quella di P101 - la fiducia di alcuni investitori, come il fondo di Seed Digital Investments Sca Sicar, Boox, Club Italia investimenti e alcuni Business Angels, per un totale di 2,5 miliioni di euro.

Marco Porcaro è il CEO di Cortilia. Appassionato di cibo ed ecommerce, ha fondato questa startup nel 2011. A oggi, Cortilia ha raccolto – oltre a quella di P101 – la fiducia di alcuni investitori, come il fondo di Seed Digital Investments Sca Sicar, Boox, Club Italia investimenti e alcuni Business Angels, per un totale di 2,5 miliioni di euro.

Marco Porcaro, Ceo e founder di Cortilia, sa già come sfruttare questo investimento da parte di Programma101, un venture che ritiene di avere individuato una società giovane e con ricavi in forte crescita, un mercato di riferimento enorme e un modello di business innovativo. Obiettivo, trasformare questa storia tutta italiana in un modello industriale internazionale.

Con queste nuove risorse economiche e con il supporto di P101 vogliamo ampliare la nostra squadra e migliorare la piattaforma e il servizio logistico, coprendo nuove aree geografiche. Nei prossimi mesi coinvolgeremo almeno 50 nuovi agricoltori che in Cortilia troveranno un partner capace di valorizzare le loro eccellenze produttive. I nostri risultati dimostrano che, come Expo 2015 confermerà nei prossimi mesi, è possibile innovare creando nuovi modelli di distribuzione del cibo.

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