/https://www.webnews.it/app/uploads/2018/04/facebook-1.jpg)
La FTC americana, cioè la la Federal Trade Commission, in altre parole l’Antitrust americano, ha messo sotto
L’ultima indagine si è svolta nel 2017 e quello che è apparso molto strano è che non sia stata rilevata alcuna irregolarità, cioè che l’audit non abbia rilevato che qualcosa non andava nella gestione dei dati della piattaforma. Nel verbale di questa indagine si legge chiaramente che i controlli sulla privacy di
I membri del Congresso, infatti, in prima istanza avevano pensato che il social network avesse in qualche modo contravvenuto agli accordi del decreto sul consenso. Sebbene i membri del Congresso abbiano puntato il dito su Facebook, quanto emerso farebbe, invece, pensare che gli audit sulla privacy della FTC non risultino poi così particolarmente efficaci.
Questo solleva molte domande sulla completezza degli audit e se l’accordo di Facebook con la FTC del 2011 sia addirittura efficace. Secondo l’avvocato Megan Gray che ha fatto trapelare questa notizia, gli audit sulla privacy della FTC sono relativamente privi di mordente e hanno bisogno di sottoporsi a importanti cambiamenti se vogliono davvero proteggere i consumatori.
Quindi, secondo l’avvocato, se la Federal Trade Commission vuole davvero identificare le violazioni della privacy e proteggere i consumatori da eventuali danni, ha la necessità di rendere il processo di auditing più aggressivo e rigoroso.