Commodore VIC-20, il capostipite degli home computer

Commodore VIC-20, il capostipite degli home computer

A tutti gli effetti è il capostipite di una fortunata serie, seguito dal C-16 e dal famosissimo e diffusissimo

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, che del VIC-20 avevano preso oltre all’aspetto alcune significative soluzioni interne.

Comunemente indicato come “Friendly computer” era un home computer ampiamente diffuso. Commercializzato a partire dal 1980, veniva inizialmente venduto per meno di 300 dollari. Fu il primo computer a vendere più di un milione di esemplari con picchi di produzione di quasi 250 mila pezzi al mese, record poi surclassati dal suo successore

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Il nome VIC sta per “Video Interface Chip”, il venti è approssimativamente la quantità massima di memoria disponibile. In Germaia però il nome divenne VC-20 dove la sigla stava per “Volks Computer” (computer popolare).

Le prime versioni, oggi ricercatissime, presentavano qualche problema di surriscaldamento, risolto poi a metà del 1981 con l’introduzione di un dissipatore maggiorato. Erano caratterizzate soprattutto dalla tastiera derivata dalle versioni PET, cosa che gli fece guadagnare il nome di “VIC-20 PET style”. Sul finire dell’81 venne introdotta una nuova tastiera con i tasti dal profilo arrotondato, caratteristica che ritroviamo anche nei successivi C-16 e C-64.

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