Asus e Philips multati per aver imposto i prezzi

La Commissione Europea ha deciso di multare Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer per aver imposto i prezzi di vendita online dei loro prodotti.
Asus e Philips multati per aver imposto i prezzi
La Commissione Europea ha deciso di multare Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer per aver imposto i prezzi di vendita online dei loro prodotti.

La Commissione Europea, attraverso 4 delibere differenti, ha deciso di multare Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer per aver imposto prezzi fissi ai loro rivenditori online, violando le regole della concorrenza dell’Unione Europea. Non c’è stata alcuna collusione tra i quattro produttori, ma la Commissione ha raggruppato le quattro decisioni in un unico annuncio visto che riguardano la medesima tematica. Ciascuna delle società citate ha ammesso di interferire con i prezzi dei rivenditori online in modo da mantenere i prezzi dei loro prodotti artificialmente più alti.

Asus, in particolare, è stato giudicato colpevole di intervenire per impedire ai rivenditori online in Germania e Francia di vendere i propri laptop e display al di sotto dei prezzi di rivendita raccomandati. Denon & Marantz, invece, ha mantenuto i prezzi delle cuffie e degli speaker, in Germania e nei Paesi Bassi, superiori a quelli di mercato. Philips, dal canto su, avrebbe adottato una pratica simile con quasi tutto il suo portafoglio di prodotti in Francia. Pioneer, oltre a fissare i prezzi di vendita, ha anche respinto gli ordini dei rivenditori che volevano vendere in altri Paesi all’interno dell’Unione Europea per fare in modo che i prezzi fossero diversi da Paese a Paese.

La collaborazione attiva di Asus, Denon & Marantz, Philips e Pioneer con la Commissione Europea ha permesso a queste aziende di ottenere un sostanzioso sconto sulle multe. Asus dovrà pagare 63,5 milioni di euro, Denon & Marantz 7,72 milioni di euro, Philips 29,82 milioni di euro e Pioneer 10,17 milioni di euro.

Tutte le violazioni rilevanti delle norme europee si sono verificate tra il 2011 e il 2013 (ASUS sino al 2014 e Denon & Marantz sino al 2015). Nonostante la collaborazione delle aziende, il “caso” si è concluso solamente adesso.

In tutti i casi, l’intento della Commissione Europea è stato quello di proteggere i diritti dei cittadini europei di avere la possibilità di poter scegliere liberamente dove effettuare il loro shopping. La libera circolazione di beni, persone e servizi è fondamentale per l’Unione Europea. Pertanto, qualsiasi interferenza da parte delle aziende nel voler distorcere il mercato o fissare i prezzi in maniera arbitraria viene affrontata in maniera severa con pesanti multe.

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