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La Commissione Europea, dando il via libera al pacchetto semplificazione dell’Iva, ha di fatto concretizzato per la sua parte la visione italiana sullo specifico degli ebook, da quasi due anni tassati come i libri cartacei. Anche se manca il parere di Parlamento e Consiglio Europeo (quest’ultima la battaglia più dura) è un atto ufficiale che dà ragione a chi ha sempre sostenuto la campagna
Lo ha anche detto, nella sua lingua, il francese, il commissario Pierre Moscovici, lo dice con soddisfazione l’Aie, che ha sempre sostenuto questo concetto, lo ribadisce il ministro della Cultura Dario Franceschini, che ha tenuto botta per due anni dopo che nel 2015 fece approvare l’Iva ridotta al 4% sfidando Bruxelles e persino la Corte Europea. La proposta della Commissione per la nuova tassazione dell’eCommerce invece va nella direzione anticipata da paesi come Francia e Italia, concedendo teoricamente la possibilità per gli Stati membri di ridurre le aliquote applicate alle pubblicazioni elettroniche. Una volta approvato da tutti gli Stati membri, il nuovo regime consentirà loro di allineare le aliquote sulle pubblicazioni elettroniche a quelle sulle pubblicazioni in formato cartaceo. Attenzione: gli Stati non saranno però obbligati a farlo.
Un livre est un livre! Sur papier ou électronique, possibilité d'avoir le même taux réduit de TVA. #eVAT pic.twitter.com/CqEgRRqUzl
— Pierre Moscovici (@pierremoscovici) December 1, 2016
La Commissione UE lascia libertà agli Stati sull'Iva #eBook. Una vittoria dell'Italia che ha abbassato l'IVA dal 22 al 4%. #unlibroeunlibro
— Dario Franceschini (@dariofrance) December 1, 2016
«Una grande vittoria per l’Italia e per i lettori di tutta Europa». Questo è il primo commento del presidente dell’Associazione Italiana Editori, Federico Motta, dopo l’annuncio della proposta della Commissione Europea di lasciar liberi i Paesi Ue di tagliare l’Iva per gli ebook:
L’Europa segue la direzione presa dall’Italia, che dal 1 gennaio 2015 ha scelto di applicare l’Iva al 4%. Una decisione che aspettiamo da tempo. Siamo stati i primi a chiedere che l’Iva per libri cartacei e digitali fosse equiparata. Abbiamo lanciato #unlibroèunlibro, campagna di grande successo, che è stata condivisa dal Ministro Franceschini che l’ha portata avanti con coraggio e convinzione come posizione italiana quando in Europa era minoritaria. Adesso tutti i lettori europei potranno avere gli stessi diritti.
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