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La Commissione ha proposto oggi nuove misure per tutelare maggiormente la riservatezza nelle comunicazioni elettroniche: si tratta di un insieme complesso di atti che il governo europeo si augura vengano approvati dal Parlamento entro il 25 maggio 2018, e così essere integrati nel regolamento generale della privacy. Tra gli spunti più interessanti, una semplificazione della Cookie Law e norme più restrittive sullo spamming.
Nell’ambito della sua strategia per una
"If we want to make the most of data, everyone must feel confident that their data is protected" @Ansip_EU https://t.co/uadbzbCzwC #ePrivacy pic.twitter.com/ZTICrAEQdf
— Digital EU 🇪🇺 (@DigitalEU) January 10, 2017
Le norme sulle comunicazioni elettroniche in cinque punti
Metadati. La Commissione chiede riservatezza garantita sia per i contenuti che per i metadati delle comunicazioni elettroniche (ad esempio, l’ora della chiamata e il luogo). Entrambi hanno una forte componente sensibile e, secondo le norme proposte, dovranno essere anonimizzati o eliminati in caso di mancato consenso degli utenti a meno che non siano necessari, ad esempio per la fatturazione. Si tratta di una sistemazione di regole già esistenti nel settore telco.
Servizi aggiuntivi. Uno dei capitoli più delicati della neutralità delle comunicazioni elettroniche. La Commissione Europea propone che una volta ottenuto il consenso al trattamento dei dati relativi alle comunicazioni (contenuti e/o metadati), gli operatori di telecomunicazioni tradizionali abbiano maggiori opportunità di utilizzare i dati e fornire servizi aggiuntivi, anche creando mappature utili alla pubblica amministrazione.
Cookie. È prevista la semplificazione della cosiddetta
Protezione contro lo spamming. La proposta odierna vieta le comunicazioni elettroniche indesiderate, indipendentemente dal mezzo utilizzato, ad esempio mail, SMS e, in linea di principio, anche chiamate telefoniche se gli utenti non hanno dato il consenso. Gli Stati membri possono optare per una soluzione che conferisca ai consumatori il diritto di opporsi alla ricezione delle telefonate a scopo commerciale, per esempio mediante la registrazione in un elenco di nominativi da non chiamare. Regola attualmente aggirata, anche in Italia. Gli autori delle telefonate a scopo commerciale dovranno mostrare il proprio numero telefonico o utilizzare un prefisso speciale che indichi la natura della chiamata.
Applicazione. La responsabilità di garantire il rispetto delle norme in materia di riservatezza previste dal regolamento spetterà alle autorità nazionali per la protezione dei dati. In Italia, il