Il provider statunitense
Nel 2008, Comcast aveva provveduto ad interrompere o rallentare la connessione degli utenti che facevano uso di applicazioni P2P, ma, raggiunta da un
Sembra che Comcast voglia mantenere la parola data, visto che è stato rilasciato il seguente comunicato:
Comcast, per effettuare al meglio il proprio servizio, provvederà a risolvere i problemi di congestione del traffico, fornendo agli utenti brevi e utili informazioni. Consentiremo ai clienti il migliore accesso ai servizi e alle applicazioni che essi desiderano.
Il miglior commento alla vicenda l’ha dato il direttore di "Public Knowledge", associazione americana che si batte per lo sviluppo della cultura digitale:
Lo sviluppo di una tale politica da parte di Comcast è un bene, ed è auspicabile che venga sempre rispettato il concetto di Open Internet, una rete fatta di attività che siano rese il più possibile libere.
Facile immaginare che, nonostante le dichiarazioni di facciata, a Comcast si stiano un po’ rodendo il fegato: d’altra parte essi dichiarano semplicemente ciò che è stato loro imposto in precedenza.
In ogni caso è significativo che, per una volta in cui la sanzione non ha colpito Davide ma Golia, quest’ultimo l’abbia presa relativamente bene… coscienza sporca?