Il 20 gennaio, 25 milioni di spettatori hanno seguito in diretta sul sito della
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l’insediamento di
Barack Obama, nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Niente di strano, se non fosse che una larghissima percentuale l’ha fatto
sfruttando i protocolli
peer-to-peer.
Sono cifre da capogiro quelle che hanno legato il discorso del Presidente internauta e amante delle tecnologie informatiche, tanto da far pensare, in condizioni normali, ad un immediato blocco dei server, saturazione della banda e fine delle trasmissioni prima ancora di sentir pronunciare la prima parola.
Niente di tutto ciò. Infatti, grazie all’accordo stipulato qualche mese fa con la danese
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, la CNN ha sfruttato un
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e compatibile con Flash che i visitatori hanno installato sui propri computer; seguendo il concetto di P2P, ogni utente, dopo aver
scaricato parte del filmato, l’ha
ridistribuita tra gli altri spettatori, diminuendo il carico del server del network statunitense (voci interne non confermate parlano del 30% sul totale e rendendo così migliore la fluidità del contenuto.
Con l’aiuto della Octoshape, la CNN ha inoltre anticipato il team di sviluppatori della Adobe, la casa produttrice che ha da mesi sta lavorando sull’implementazione del protocollo P2P all’interno del player, rendendolo disponibile per il momento esclusivamente ai propri tester.
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