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Che piaccia o no, le emoji sono ormai entrate a far parte del nostro modo di comunicare: molto più di semplici faccine inserite nelle chat per veicolare messaggi non scritti, sono arrivate a costituire un vero e proprio linguaggio. L’Oxford Dictionary ne ha eletta una come parola dell’anno 2015, l’industria cinematografica ha dedicato loro un lungometraggio e c’è addirittura chi ne sperimenta l’utilizzo in ambito medico.
L’iniziativa messa in campo da tre artisti (Marina Zurkow, Viniyata Pany e Richard Lapham) è altrettanto degna di nota: si chiama Climoji ed è un progetto che punta a sfruttare il potenziale comunicativo delle emoji per sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema dei
I responsabili del progetto hanno messo a disposizione un’applicazione mobile, in download gratuito per Android e iOS, così da poter utilizzare le Climoji come sticker all’interno delle conversazioni. È inoltre offerto un archivio ZIP che include tutte le immagini, da utilizzare liberamente per favorire la discussione sul tema, online e nel mondo reale.
Il design delle emoji in questione non sembra particolarmente curato, almeno non dal punto di vista grafico. L’idea risulta ad ogni modo interessante, poiché illustra come i nuovi strumenti legati all’universo virtuale, se impiegati nel modo giusto, possano costituire uno spunto di riflessione su problemi che concretamente riguardano tutti noi e il nostro futuro.