In un contesto economico in cui si prevede, come già scritto, un incremento del PIL tra il 10 ed il 12 per cento, le imprese cinesi, nel 2008, dovrebbero assistere, secondo diverse stime, ad una leggera frenata del tasso di crescita degli investimenti che si attesterebbe comunque su un lusinghiero 20%.
A causa della paventata recessione americana, e delle misure protezionistiche poste in essere da diversi paesi nei confronti dell’export cinese, ci si aspetta inoltre una consistente discesa del surplus nella bilancia commerciale. Si stima, comunque, che le vendite delle imprese saranno sostenute dalla crescente domanda interna.
E sul web? Gli sviluppi del mercato sul versante del web sono stati recentemente analizzati da un corposo ma interessante report della
Un capitolo di detto report è dedicato al mercato cinese ed in particolare presenta quelle che sono le previsioni della società di consulenza americana in merito all’advertising, al mercato delle ricerche online e al gaming.
Per ciò che riguarda il mercato della pubblicità online ci si aspetta una crescita del 50% della spesa totale rispetto all’anno precedente, per un controvalore di 1.441 miliardi di dollari, ovvero circa l’8% della spesa pubblicitaria complessiva in Cina. Connesso a tale dato va ricordato che quest’anno il paese asiatico ospiterà le olimpiadi che, come noto, sono un viatico di business enorme.
Segmentando il mercato nei diversi settori, la pubblicità classica, quella legata ai vari brand, crescerà, secondo le stime di cui sopra, del 38% attestandosi a 809 milioni di dollari.
La crescita più consistente tuttavia la faranno le campagne pay per click per le quali ci si aspetta un incremento dell’82% per un controvalore di circa 562 milioni di dollari.
Il principale protagonista su questo mercato sarà ovviamente
Infine, per quanto riguarda i cosiddetti
Queste sono le stime, secondo alcuni, non sarebbero nemmeno tra quelle più ottimistiche…
Concludendo credo che quelli presentati siano dei dati interessanti che possono costituire la base per diverse riflessioni, soprattutto alla luce del fatto che la Cina è stata
Sembra dunque che quanto accade nell’economia reale si riproponga anche nell’economia virtuale… che a ben vedere di virtuale ha però solo il nome.