Chrome Beta 40 per Android: migliora lo zoom

Google ha introdotto una novità importante nella versione Beta 40 del browser Chrome per smartphone e tablet Android, relativa alla gestione dello zoom.
Chrome Beta 40 per Android: migliora lo zoom
Google ha introdotto una novità importante nella versione Beta 40 del browser Chrome per smartphone e tablet Android, relativa alla gestione dello zoom.

La novità introdotta da Google nel browser Chrome Beta 40 destinato a smartphone e tablet Android rappresenta un passo in avanti nella gestione dello zoom sulle pagine Web, in particolare quelle che contengono elementi fissi come un header in cui sono elencate le sezioni del sito. Come sempre accade, la feature verrà introdotta in un secondo momento anche nella versione stabile dell’applicazione.

Per capire di cosa si tratta è necessario ricorrere ad un esempio. Aprendo la pagina videojs.com il menu superiore è rappresentato come un elemento fisso, che nonostante lo scrolling rimane ancorato alla parte alta dello schermo (prima immagine). Effettuando uno zoom e spostandosi verso destra, nella release Beta 39 del browser rimangono visibili il logo del sito e i primi link alle sezioni (seconda immagine), mentre nella Beta 40 scorre verso destra anche il menu (terza immagine), permettendo così l’accesso alle altre sezioni senza obbligare l’utente a ridurre nuovamente il livello d’ingrandimento. Una novità che potrebbe sembrare di poco conto, ma molto utile durante la navigazione su display di piccole dimensioni.

La gestione dello zoom sulle pagine contenenti elementi fissi in Chrome Beta 39 e Chrome Beta 40 per Android

La gestione dello zoom sulle pagine contenenti elementi fissi in Chrome Beta 39 e Chrome Beta 40 per Android

Chi è interessato ai dettagli tecnici su come avviene la nuova gestione dello zoom in Chrome per Android può consultare il post e la documentazione condivisi sul social network G+ dal programmatore Rick Byers (link a fondo articolo). Per capire quanto la novità introdotta sia importante è sufficiente pensare che Google ha iniziato a lavorarci nel 2012, riuscendo solo ora a trovare sufficientemente efficace la soluzione sviluppata per risolvere il problema. A quanto pare anche Microsoft sta studiando un sistema di questo tipo, dedicato alla versione mobile di Internet Explorer equipaggiata sui dispositivi della linea Windows Phone.

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