Chrome 70, più controllo sulle estensioni

Google ha fatto sapere di essere al lavoro per dare maggior controllo agli utenti sulla gestione delle estensioni per Chrome 70, in uscita a metà ottobre.
Google ha fatto sapere di essere al lavoro per dare maggior controllo agli utenti sulla gestione delle estensioni per Chrome 70, in uscita a metà ottobre.
Chrome 70, più controllo sulle estensioni

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Le estensioni di Google Chrome sono ormai diventate parte integrante dell’esperienza del browser web firmato biG, tanto che le persone che ne installano, ad esempio, per proteggere la privacy o abilitare funzionalità supplementari sono sempre di più. Con l’incremento di questa abitudine sono incrementati però anche i malintenzionati che, nascondendosi dietro questi plugin, minano la sicurezza degli utenti trafugando i dati degli utenti.

Mentre in passato Google non ha mai dimostrato particolare interesse su una maggior chiarezza e sicurezza nell’uso delle estensioni, con Chrome 70 Google vuole cambiare decisamente marcia. In primis, ci sarà la possibilità di limitare l’accesso dell’host ad un elenco di siti web specifici e obbligare le estensioni a richiedere l’autorizzazione all’utente, di volta in volta.

Una novità che dovrebbe arrivare insieme a 

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a metà ottobre, ma non si tratta dell’unica nuova feature per il controllo delle estensioni. Altre funzionalità sono state introdotte e riguardano un processo di revisione aggiornato (che aumenterà il controllo dei plugin che utilizzano codici ospitati da remoto aiutando a garantire che le estensioni rilasciate tramite Chrome Web Store non richiedano l’accesso a informazioni non necessarie o all’esposizione di dati utente tramite codice remoto), mentre le estensioni con codici offuscati non saranno più accettate da Google.

A partire dal 2019, inoltre, Google ha fatto sapere che gli sviluppatori delle estensioni saranno tenuti ad abilitare l’autenticazione a due fattori. In questo modo per gli hacker sarà più difficile compromettere i plugin e sfruttarli per rubare dati agli utenti. Sempre nel 2019 la società rilascerà Manifest v3 con ulteriori modifiche alla piattaforma che minano a rafforzare la sicurezza, la privacy e le garanzie di performance.

 

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