Ad incriminarli non è solo una major, bensì un folto gruppo di aziende che puntano il dito contro loro: Gottfrid Svartholm Warg, Peter Sunde, Carl Lundström e Fredrik Neij aka Tiamo. L’accusa è stata registrata in tribunale il 31 Gennaio scorso e colpevolizza i quattro per aver favoreggiato la diffusione in massa di opere protette.
Ebbene, quando fu ufficializzata l’accusa, la richiesta di risarcimento era molto minore in termini economici e a far lievitare la somma sembra sia stata la supposizione delle major secondo le quali i quattro gestori della baia abbiano svolto la loro opera per fini commerciali: Peter Sunde ha subito smentito dicendo che a loro non ne viene in tasca niente.
Inoltre, a far salire la somma, è stato anche un calcolo del denaro perso per le mancate vendite causate dall’attività di condivisione effettuata.
I quattro sembrano piuttosto divertiti dalle richieste delle major. Gottfrid Svartholm Warg non si è trattenuto e, per usare un eufemismo, ha detto che possono andare a quel paese. I quattro gestori ritengono che le cifre chieste, e i calcoli effettuati, sono del tutto fuori luogo, e che questa incongruenza ha dato vita a numeri di pura fantasia.