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La rivoluzione dei 7 nanometri è concreta. L’ultima generazione delle GPU AMD Vega si basava su un processo a 14 nanometri e, alla metà delle dimensioni, il risultato è quasi sempre un miglioramento delle prestazioni, mantenendo la stessa efficienza energetica. In tal caso, AMD lancia un guanto di sfida molto avanzato a Nvidia, le cui RTX 20 nascono da un processo a 12 nm quindi, in teoria, le Radeon VII dovrebbero stabilire un benchmark superiore nel mondo dei videogame, al quale sono dedicate (ma non esclusive, ovviamente).
Le neonate schede grafiche beneficiano di 16 GB di memoria a banda larga di seconda generazione (HBM2) con una larghezza dichiarata di 1 TB. Il passaggio si evince da un confronto su ciò che abilitava la precedente RX Vega 64, con 8 GB di HBM2 e una larghezza di banda di 483,8 GB al secondo. Oggi siamo al doppio della memoria a più del doppio della velocità potenziale, con un form factor ridotto.
Secondo Su, ciò vuol dire prestazioni migliori con lo stesso consumo energetico: per AMD è del 25 percento il miglioramento delle performance medie, con la Radeon VII capace di registrare il +35% in Battlefield V in risoluzione 4K e il +25% in Fortnite. Come anticipato, non si tratta solo di gaming: è del +30% l’uso di app come Photoshop e Blender e del +62% quello su altri software tecnici in OpenCL.
Tutto un pregio? Non proprio. Durante l’annuncio di AMD non si è fatta menzione alcuna del ray tracing, uno dei punti di forza su cui batte Nvidia con le sue GPU. Ad ogni modo, le Radeon VII arriveranno il 7 febbraio a un prezzo di 699 dollari, che è circa 300 dollari in meno della concorrente principale.