CES 2016: Motobot sfida in pista Valentino Rossi

Al CES 2016, Yamaha stringe un accordo con SRI International per migliorare Motobot; dal 2017 il robot motociclista sfiderà Valentino Rossi in pista
CES 2016: Motobot sfida in pista Valentino Rossi
Al CES 2016, Yamaha stringe un accordo con SRI International per migliorare Motobot; dal 2017 il robot motociclista sfiderà Valentino Rossi in pista

Al CES 2016, Yamaha annuncia la fase due del suo ambizioso progetto Motobot. Presentato al Tokyo Motor Show 2015, Motobot è un innovativo progetto che vede Yamaha realizzare un vero e proprio robot in grado di pilotare una moto in maniera del tutto autonoma. Quello che inizialmente sembrava un puro esercizio di stile, adesso diventa qualcosa di più concreto perché l’azienda giapponese punta nel 2017 a “sfidare direttamente” in pista Valentino Rossi.

Al CES 2016, Yamaha ha, infatti, annunciato di aver stretto un accordo con SRI International, una nota azienda della Silicon Valley specializzata in robotica. Il primo obiettivo di questa partnership è proprio quello di consentire a Motobot di scendere in pista e sfidare i big della MotoGp a partire dal 2017. La prima versione di Motobot presentata al Tokyo Motor Show 2015 vedeva un robot pilotare in uno spazio aperto una Yamaha M1 Superbike tenuta in equilibrio da due piccole ruote laterali per evitare cadute accidentali. Moto in grado di superare i 200 Km/h con il robot capace di gestire freno, cambio ed acceleratore.

L’accordo con SRI International dovrebbe consentire a Yamaha di migliorare notevolmente il suo progetto rendendo Motobot in grado di muoversi agevolmente all’interno di una pista curva dopo curva e non di muoversi esclusivamente all’interno di uno spazio libero.

Nel 2017 Motobot dovrebbe, dunque, iniziare a scendere in pista e l’intelligenza artificiale dovrebbe essere in grado di permettere di seguire la traiettoria ideale alla massima velocità possibile consentendo alla moto di ottenere i migliori risultati teorici possibili.

I piloti umani sono avvertiti perché presto Yamaha potrebbe aver trovato un modo per sostituirli. Tuttavia, gli sforzi dell’azienda nipponica vanno ben oltre al semplice concept perché lo studio di queste tecnologie permetterà non solo un’accelerazione nel realizzare veri e propri sistemi di guida autonoma ma anche porterà alla realizzazione di più efficaci sistemi di sicurezza per rendere la guida più confortevole e sicura.

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