Canone RAI: le coppie di fatto come i coniugi

Le coppie di fatto potranno godere dello stesso status delle famiglie convenzionali; il canone della RAI dovrà, quindi, essere corrisposto una volta solo.
Canone RAI: le coppie di fatto come i coniugi
Le coppie di fatto potranno godere dello stesso status delle famiglie convenzionali; il canone della RAI dovrà, quindi, essere corrisposto una volta solo.

Il nuovo Canone della RAI 2016 che sarà inserito nella bolletta elettrica sta agitando le notti degli italiani a causa di alcune pieghe burocratiche ancora non ben chiarite e soprattutto piuttosto macchinose. Quello che è noto è che dovuto un solo canone per ogni famiglia anagrafica. Tuttavia le casistiche in Italia sono le più disparate soprattutto alla luce del fatto che nel paese sono molte le coppie di fatto che vivono assieme pur non essendo sposate.

Per questo specifico caso, l’Agenzia delle Entrate ha voluto fare di recente chiarezza specificando che almeno per quanto riguarda il pagamento della tassa sul possesso della TV, una coppia di fatto avrà gli stessi diritti di due coniugi e dunque dovrà pagare sempre un solo canone. Per l’Agenzia delle Entrate, infatti, la definizione di famiglia anagrafica può essere estesa anche alle coppie di fatto. Per famiglia anagrafica si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela oda vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune (articolo 4 del Dpr 223/89).

Dunque, il vincolo affettivo basta per rendere una coppia di fatto una famiglia anagrafica. Spetterà eventualmente al Comune di residenza verificare esattamente se le persone effettivamente convivono. In caso di controllo, il Comune farà redarre a queste persone un documento che attesi il loro status di famiglia anagrafica. Dunque, le coppie di fatto dovranno comportarsi come quelle canoniche.

Questo significa che se, per esempio, entrambi sono intestatari di un contratto di fornitura energetica, uno dei due conviventi dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate la domanda di esenzione sottolineando che a pagare il canone ci penserà l’altro convivente. Trattasi della medesima procedura che dovranno eseguire le normali famiglie i cui coniugi sono intestatari di più bollette di fornitura elettrica.

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