Nonostante i recenti accordi stipulati con Activision, lo staff Bungie garantisce ai fan di Halo: Reach che il gioco continuerà a essere supportato dopo la sua uscita nei negozi.
Brian Jarrard ha infatti assicurato che parte del team di sviluppo si occuperà ancora dell’ultimo titolo prodotto per conto di
Ciononostante Halo: Reach sarà realmente il gioco con il quale i rapporti tra Bungie e il franchise di Halo si interromperanno una volta per tutte: lo studio, ribadisce Jarrard ancora una volta, si occuperà interamente dei progetti in cantiere per conto del suo nuovo partner.
Microsoft sarà quindi libera di sviluppare l’universo di Halo e le sue trame nelle direzioni che riterrà più opportune.
L’IP, come è noto, è passato sotto il controllo di 343 Industries, studio sussidiario di Microsoft, sotto la guida di Frankie O’ Connor, a sua volta ex membro di Bungie.
Nel frattempo, si diffondono le prime speculazioni sui costi che Activision avrebbe sostenuto per garantirsi l’accordo con Bungie: secondo l’analista Michael Patcher, l’azienda potrebbe aver speso almeno 100 milioni di dollari nell’intera operazione, con l’inclusione di garanzie nel caso di futuri problemi a carattere legale, simili a quelli che hanno recentemente riguardato Infinity Ward.
Mike Hickey, invece, nel calcolare i costi per un eventuale MMO realizzato da Bungie, stima una cifra attorno ai 45 milioni di dollari, convinto che Activision si sia limitata a stabilire un budget di supporto per lo sviluppo di giochi, senza alcun pagamento preventivo.
Bungie, dal canto suo, non conferma né smentisce alcunché, limitandosi a ribadire la propria estraneità al caso Infinity Ward, e affermando con fermezza l’interesse a dar vita a un nuovo IP, del tutto originale, insieme ad Activision.