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“Black Hole Sun”, uno dei brani più iconici dei Soundgarden, è risuonato praticamente ovunque negli ultimi giorni. E non di certo per una delle tante e ormai ossessive celebrazioni sugli anni ’90, molto popolari soprattutto sui social network, bensì per un fatto di strettissima attualità: la presentazione della prima immagine di un
, realizzata grazie alle osservazioni dell’Event Horizon Telescope. Un’associazione apparsa immediata ai più, tanto che in molti oggi chiedono che la scoperta venga dedicata proprio a Chris Cornell, il compianto cantante del gruppo.
La canzone non ha bisogno di troppe presentazioni, non solo perché vero inno di un intero decennio, ma anche e soprattutto poiché entrata facilmente nell’immaginario comune, anche fra i non appassionati di rock alternativo. Pubblicato nel 1994, e contenuto nell’album “Superunknown”, il brano ebbe un enorme successo: balzato al secondo posto della classifica Alternative Songs di Billboard, rimase nella top 10 per ben 25 settimane di fila.
A 25 anni dalla release del brano, e a poco meno di due anni dal suicido di Cornell, i fan chiedono ora un riconoscimento speciale dal mondo scientifico. Con una petizione lanciata sulla piattaforma Change.org, Giuliana Jarrin spiega:
Chiedo a NASA, all’Event Horizon Telescope Collaboration e a tutti gli astronomi e gli scienziati coinvolti in questa scoperta, di dedicare questo buco nero a Chris Cornell. Sarebbe un modo “surreale” e fantastico per onorare la sua vita e il suo contributo alla musica.
Al momento, la
ha raggiunto quasi 50.000 firmatari, per una cifra che cresce a ritmi serratissimi, di minuto in minuto. E non senza polemiche poiché, nonostante la popolarità della band statunitense, alcuni sui social preferirebbero intitolare il buco nero ad Albert Einstein, per la conferma della sua
. Dagli scienziati dell’Event Horizon Telecom, nel frattempo, non sembra giungere alcuna risposta alla mobilitazione sui social.