L’US Patent and Trademark Office ha approvato il giorno 22 gennaio un brevetto presentato da Minerva Industries, una società di Los Angeles, California, e riguardante un non ben identificato apparecchio mobile per la comunicazione e l’intrattenimento. In seguito all’approvazione, la società ha depositato 3 distinte azioni legali contro 33 società coinvolte nella progettazione e la vendita di apparecchi smartphone, tra le quali spiccano Research in Motion, Apple, Motorola, Nokia, AT&T Mobility, Alltel e Samsung.
Il brevetto numero 7,321,783 (
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impugnato da Minerva ritrae un apparecchio per la comunicazione in grado di stare nel palmo di una mano, dotato di connessione wireless ad Internet e schede di memoria per registrare i dati ricevuti come video e musica. Non mancano un microfono per registrare i suoni e una fotocamera per catturare le immagini. In poche parole,
la descrizione di un generico smartphone.
Troll Tracker, un avvocato che segue in maniera anonima le dispute sui brevetti, ritiene il brevetto registrato troppo generico e quindi privo di efficacia. Inoltre, «il brevetto ha poco più di quattro colonne di specifiche e quasi 32 colonne di rivendicazioni»,
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Tracker all’interno del suo blog. Il caso sembra dunque chiaramente emblematico dello stato di difficoltà del principio che regola ad oggi la tutela delle proprietà intellettuali. Il tutto finirà comunque in un’aula di tribunale per valutare in che misura il brevetto possa essere confermato ed eventualmente ne possan essere rivendicati gli utilizzi illeciti denunciati.
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