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Il mercato degli eBook, appena nato, rischia già di essere compromesso dalla pirateria informatica. Pare infatti che gli scaricatori incalliti abbiano preso di mira il settore dell’editoria digitale, che fino a qualche settimana fa era stato definito "in rampa di lancio" dall’Associazione Italiana Editori.
Ed è proprio l’AIE a denunciare la difficoltà degli
Proprio adesso che il mercato degli eBook dovrebbe essere in crescita, vista la disponibilità ampliata del settore per dispositivi portatili, come
Renato Esposito, responsabile antipirateria dell’AIE, dice che la ragione principale che ha spinto l’associazione a rendere noti questi dati è l’illegalità stessa:
«Abbiamo raggiunto il livello di guardia. Il fenomeno parte da lontano: l’offerta digitale pirata è più antica di quella legale. Siamo passati da metodi primitivi, come la scansione fotografica delle pagine, a forme raffinate, facili da scaricare, con PDF superleggeri».
L’altra ragione riguarda l’abrogazione dell’art.18 dell’emendamento presentato da Gianni Fava, che prevedeva la
L’ultima speranza dell’AIE è riposta nelle sanzioni che dovrebbe fissare l’Agcom contro i ladri di copyright. Ma considerando che il fenomeno illegale non è composto solo dall’utenza del peer to peer, ma anche da multinazionali giustamente accusate di criminalità informatica – ricordiamo il caso di Megaupload – non sarà facile riuscire a ottenere i risultati auspicati, a causa delle lobby.