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La mania per Pokémon GO, il gioco di Niantic pensato per unire alla realtà aumentata la ricerca di animaletti in pixel, subisce il primo freno: a confermarlo, alcuni
Lo scopo del gioco è simile a quello di
L’idea è nata da Aveline Gregoire, la preside di un istituto scolastico belga. Nel tentativo di riordinare la sua libreria, l’insegnante ha realizzato di non disporre di sufficiente spazio per conservare tutti i titoli della sua collezione. Così, dopo aver giocato con Pokémon GO in compagnia dei suoi figli, ha deciso di lanciare "Chasseurs de Livres”, tradotto nella versione inglese in "Book Hunters", ovvero cacciatori di libri. L’obiettivo è molto semplice: tramite le piattaforme social come Facebook si lasciano indizi sulla posizione, in giro per la città, di un libro sapientemente nascosto. Il giocatore che dovesse trovarlo deve, dopo averlo letto, nasconderlo a sua volta e fornire nuovi suggerimenti ai giocatori sempre tramite social.
Mentre stavo riordinando la mia libreria, ho realizzato di non avere sufficiente spazio per tutti i miei libri. Avendo giocato a Pokémon GO con i miei figli, mi è venuta l’idea di rilasciare questi libri "nella natura".
Il simpatico gioco letterario, lanciato una settimana fa, avrebbe già 40.000 lettori-scovatori attivi. Per questo motivo, così come riportano le agenzie di stampa, Gregoire sta pensando di sviluppare un’applicazione ufficiale che renda il sistema più agevole, data l’incredibile popolarità.