Bollette a 28 giorni, il Tar salva le Telco

Il Tar del Lazio sospende le multe milionarie che le Telco dovevano pagare per la vicenda delle bollette a 28 giorni; confermati i rimborsi per i clienti.
Bollette a 28 giorni, il Tar salva le Telco
Il Tar del Lazio sospende le multe milionarie che le Telco dovevano pagare per la vicenda delle bollette a 28 giorni; confermati i rimborsi per i clienti.

Colpo di scena nell’intricata vicenda delle bollette a 28 giorni. Il Tar del Lazio ha annullato la multa milionaria che AGCOM aveva inflitto a TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb. In totale, l’Autorità aveva erogato sanzioni pari a 1,1 milioni di euro a testa per un totale di ben 4,4 milioni di euro.

In passato, AGCOM, prima che fosse formalizzato per legge il divieto di fatturazione ogni 28 giorni, nel marzo del 2017 aveva sancito il principio della fatturazione su base mensile. Principio che non fu seguito dagli operatori che continuarono a fatturare i loro servizi ogni 28 giorni. Sulla base di questo comportamento, AGCOM erogò le multe che, adesso, sono state annullate da parte del Tar del Lazio. Le motivazioni che hanno portato il Tar a questa decisione non sono state ancora rese note, tuttavia la sentenza ribadisce un dato importante e cioè che permane l’obbligo per gli operatori coinvolti di rimborsare i clienti dei giorni fatturati in eccedenza con il vecchio metodo.

Il rimborso, come noto, dovrà avvenire entro la fine dell’anno mediante un allungamento dei tempi di rinnovo dell’abbonamento anche in più fatture. Per le Telco trattasi sicuramente di una buona notizia in quanto non dovranno versare una cifra sicuramente importante.

Tuttavia, i consumatori possono in ogni caso esultare perché il Tar del Lazio ha confermato che gli operatori dovranno rimborsare loro quanto fatturato illegittimamente con le vecchie bollette a 28 giorni.

Con questa sentenza del Tar, la vicenda delle bollette a 28 giorni che tanto ha fatto discutere negli ultimi mesi va probabilmente a chiudersi definitivamente. Se non ci saranno problemi con i rimborsi, non se ne sentirà più parlare in futuro.

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