Blogger: giro di vite per l'advertising XXX

Da luglio non sarà possibile ospitare inserzioni pubblicitarie di siti per adulti sui blog gestiti tramite la piattaforma Blogger: ecco l'avviso di Google.
Blogger: giro di vite per l'advertising XXX
Da luglio non sarà possibile ospitare inserzioni pubblicitarie di siti per adulti sui blog gestiti tramite la piattaforma Blogger: ecco l'avviso di Google.

Google annuncia un cambiamento importante per la policy riguardante la visualizzazione di banner pubblicitari su Blogger: a partire dai prossimi giorni, più precisamente da domenica 30 giugno, sarà severamente proibita la visualizzazione di inserzioni che puntano a siti contenenti materiale pornografico. I gestori dei singoli blog stanno ricevendo l’avviso in queste ore, con un lasso di tempo davvero ridotto a disposizione per apportare le modifiche richieste.

Stai ricevendo questo messaggio perché admin di un blog ospitato da Blogger su cui sono stati identificati contenuti per adulti. Vi informiamo che a partire dal 30 giugno 2013 aggiorneremo la nostra policy per proibire rigorosamente la monetizzazione dei contenuti per adulti su Blogger. Dopo il 30 giugno faremo rispettare questa policy e rimuoveremo i blog con materiale per adulti che mostrano advertising verso altri siti per adulti. Se il tuo blog per adulti al momento ospita inserzioni pubblicitarie di natura pornografica, sei tenuto a rimuoverle il prima possibile, per evitare qualsiasi violazione dei termini di servizio e/o rimozione dei contenuti.

Questo il messaggio inviato da bigG, che non scende nei dettagli spiegando il perché di un cambiamento introdotto a tempo di record. In assenza di un chiarimento ufficiale da parte del gruppo di Mountain View, l’ipotesi più accreditata è quella che vuole Google intenzionata ad assumere un tono più severo nei confronti di chi guadagna denaro promuovendo su Blogger l’attività di portali XXX. Saranno interessati dai provvedimenti non soltanto i blog etichettati come “per adulti” (è presente un’opzione nel menu “Impostazioni”, sotto la voce “Altro”), ma anche tutti quelli per i quali il motore di ricerca ha scovato la presenza di materiale di natura pornografica.

Una decisione che arriva a poche settimane dalla messa al bando di tutte le applicazioni per Google Glass che hanno a che fare con il mondo dell’hard. Il colosso californiano sembra dunque voler seguire una linea promossa di recente anche dal governo inglese: l’esclusione dalla Rete del porno, una delle industrie più vivaci e redditizie del panorama Web.

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