BitTorrent, la privacy non è mai al sicuro

Secondo la Birmingham University, le attività di spionaggio delle major sulla rete BitTorrent sarebbero piuttosto intense, più di quanto prevedibile.
BitTorrent, la privacy non è mai al sicuro
Secondo la Birmingham University, le attività di spionaggio delle major sulla rete BitTorrent sarebbero piuttosto intense, più di quanto prevedibile.

Scaricare un file dalla rete BitTorrent, soprattutto nel caso in cui si tratti di file particolarmente diffusi, significa con buona probabilità cadere tra le mani delle società che operano nella lotta alla pirateria online. È questo il resoconto di un documento pubblicato da alcuni ricercatori dell’università di Birmingham, secondo cui l’attività di spionaggio da parte di major ed altre aziende sarebbe ben più ampia di quanto prevedibile.

Analizzando all’incirca 412 tracker, infatti, i ricercatori hanno individuato numerosi peer associabili ad attività di monitoraggio volte ad accumulare gli IP di coloro che accedono alla rete BitTorrent per scaricare file protetti dal diritto d’autore. Più il file condiviso è famoso, maggiore è la probabilità che tra i peer cui ci si collega ve ne siano alcuni il cui intento non è quello di favorirne la diffusione, bensì l’opposto, al punto che è stato possibile stimare un tempo massimo di 3 ore per individuare un utente collegato ad un tracker per scaricare uno dei cento torrent più diffusi.

I principali segnali relativi alla presenza di tracker legati alla lotta alla pirateria provengono quindi dai file maggiormente gettonati, mentre sembrerebbero essere del tutto assenti o quasi nei file meno richiesti. Analizzando 60 torrent i ricercatori hanno individuato circa 850 tracker “spioni”, evidenziando come sia piuttosto fitta la rete di sistemi di controllo allestiti dalle aziende per monitorare chi scarica da BitTorrent. Secondo lo stesso documento, poi, neanche le blocklist sarebbero utili a garantire a pieno la privacy, in quanto molte società sarebbero riuscite ad individuare buona parte di esse, con il 69% delle più famose già bloccate.

Che si tratti di film, album musicali, libri o software, la lotta alla pirateria diventa quindi sempre più forte, con nuove tecniche e soluzioni adottate dalle compagnie sia per arginare il problema che per individuare i colpevoli. Il tracciamento degli IP sulla rete BitTorrent è sicuramente uno di questi, benché sia necessaria un’ordinanza da parte di un giudice per fornire un’identità ben precisa alla sequenza di numeri che contraddistingue un determinato client.

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