Il bikini stampato in 3D che pulisce l'oceano

Un materiale chiamato Sponge è in grado di assorbire le sostanze inquinanti respingendo l'acqua: un possibile impiego è all'interno dei costumi da bagno.
Il bikini stampato in 3D che pulisce l'oceano
Un materiale chiamato Sponge è in grado di assorbire le sostanze inquinanti respingendo l'acqua: un possibile impiego è all'interno dei costumi da bagno.

La contaminazione dell’acqua, che si tratti di fiumi, laghi, mari oppure oceani, è un problema che richiede contromisure immediate ed efficaci, ad ogni livello, per salvaguardare l’intero ecosistema naturale. Una soluzione tanto originale quanto innovativa arriva dai laboratori della University of California Riverside, dove è stato creato un “super materiale" in grado di respingere l’acqua assorbendo e trattenendo al suo interno i materiali inquinanti.

Un suo possibile impiego è all’interno di un costume realizzato con le stampanti 3D, un bikini a tutti gli effetti, ma con l’imbottitura costituita dal materiale in questione, chiamato Sponge (“spugna" in inglese). Il concept è in mostra in questi giorni nei padiglioni dell’evento Maker Faire di Roma e si è già aggiudicata il primo premio nella competizione internazionale di design Reshape 2015, poiché rappresenta uno dei progetti più promettenti in merito all’impiego di tecnologie indossabili, sostenibili ed eco-friendly. Lo sviluppo è iniziato circa quattro anni fa, con uno scopo ben differente, cercando di realizzare un materiale da utilizzare per la desalinizzazione dell’acqua.

Sponge è un composto altamente poroso e idrorepellente, ottenuto mediante il riscaldamento del saccarosio, con una nanostruttura che gli permette di assorbire le sostanze inquinanti fino ad un peso massimo fino a 25 volte superiore rispetto al proprio, senza rilasciarlo finché non viene riscaldato ad una temperatura di oltre 1.000° C. Per quanto riguarda la sicurezza di chi indossa il costume, è pienamente garantita, in quanto i contaminanti vengono immagazzinati nella parte porosa posta all’interno, senza toccare la pelle. Il materiale può essere utilizzato fino a venti volte prima di esaurire la propria efficacia, per poi essere interamente riciclato.

Ovviamente lo stesso può essere fatto con costumi da uomo o cuffie. Un altro potenziale impiego è all’interno delle piscine, ambienti che richiedono un costante monitoraggio della qualità dell’acqua e l’intervento immediato nel caso di contaminazioni.

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