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Si è appena conclusa la prima Big Tent italiana, un esperimento riuscito, in cui Google ha invitato moltissimi portatori di interesse e osservatori per discutere del business, dell’economia della Rete. I relatori (tra i quali Vint Cerf) hanno parlato di mobilità, di contenuti, di adattamento ai cambiamenti. Internet in Italia vale il 2% del PIL: cosa farne? Come farlo crescere?
Il
Oggi dobbiamo uscire dalla retorica, dalle iperboli, dal medioevo dello scontro all’illuminismo del dialogo. Abbiamo ancora posizioni differenti, ma lotteremo tutti perché si abbia sempre il diritto di esprimerle.
#BigTentRoma …E' chiaro che Google ha organizzato questo appuntamento per imbonirsi gli editori, come non capirli ;)
— Anna Masera (@annamasera) July 4, 2013
Il datagate è stato certamente il convitato di pietra di questo evento (a proposito: soltanto in Italia viene definito così…), citato senza tentennamenti da Vint Cerf che ha rilasciato diverse interviste e dichiarazioni oggi in Italia smentendo categoricamente che Google abbia concesso alla NSA di leggere mail e altri dati presenti sui loro server:
Non esistono cavi sotterranei che collegano i server di stato ai nostri, lo assicuro: Internet lo fatto anche io. Certo, detto questo, pur credendo nella sicurezza e considerandola un equilibrio tra diritto individuale e garanzia collettiva, credo che non dia licenza al governo di provare ad ascoltare le nostre conversazioni. Ma per evitarlo dobbiamo regolamentare i nostri principi, non la tecnologia.
#BigTentRoma Mario Calabresi, Jeff Jarvis e Daniele Manca giocano e ridono con un paio di Google Glass. pic.twitter.com/vaEKc870LF
— Claudio Giua (@Claudiogiua) July 4, 2013
Il ministro Bray, don Spadaro, Mario Calabresi
Nella giornata si sono susseguiti molti interventi, tra i quali ha lasciato ottime impressioni quello del ministro della Cultura,
Clamoroso anche un pensiero del direttore di Civiltà cattolica,
Anche l’hacking ha affinità, si può ricondurre alla teologia. Dio aveva previsto l’incontro tra il web e la Chiesa.
La morale dell’incontro
Al netto di tutti gli incontri e le relazioni della giornata "sotto la tenda" – che si potranno rivedere sul
Soprattutto, serve un dibattito costruttivo. Forse Google sta cercando una modalità italiana che non copi da quella francese e tedesca. Chissà a quanti politici fischieranno le orecchie, ma agli ottimi Bray e Legnini probabilmente no.