BenQ preferisce gli eReader ai tablet

BenQ preferisce gli eReader ai tablet

A dispetto del trend attuale, l’azienda taiwanese

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

ha comunicato,

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, vicepresidente della compagnia, la sua decisione di continuare a concentrare le proprie forze sugli eReader piuttosto che sullo sviluppo di un tablet.

Il motivo basilare della scelta di BenQ, che nell’anno in corso dovrebbe rilasciare una versione a colori del lettore nReader, risiede nel maggior comfort di lettura che offrono i display con tecnologia eInk rispetto agli schermi LCD, come quello dell’iPad.

Una seconda ragione sta nel fatto che le batterie degli eReader durano molto più a lungo e creano quindi meno disagi agli utenti: tanto per fare un confronto, l’nReader può avere un’autonomia di due settimane, mentre l’iPad necessita di nuovo “carburante” dopo appena 10 ore.

È innegabile che le ragioni di fondo, però, non siano proprio quelle esplicate da Danny Yao: alla base c’è senz’altro una premeditata logica di mercato che vede BenQ maggiormente orientata a soddisfare coloro che leggono i libri elettronici.

Più volte è stato infatti ricordato che gli eReader e i tablet hanno obiettivi differenti: se i primi sono stati studiati appositamente per la lettura digitale, i secondi sono stati progettati primariamente per la navigazione Internet e la visione di contenuti multimediali.

Non è un caso, infatti, se neanche la versione a colori dell’nReader fornirà la possibilità di visualizzare filmati, la quale dovrebbe essere prerogativa di versioni successive a questa che vedrà la luce entro il 2010.

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