Chi segue le vicende riguardanti gli interessi dei grandi broadcaster verso il mondo del web sa bene che BBC ha ricevuto una montagna di critiche per il suo
Per correre ai ripari, da Settembre si stava pensando ad una soluzione evitando di ghettizzare chi utilizza sistemi operativi alternativi. La scelta di un rilancio, come potete ben comprendere, è stata forzata a meno che non si volesse vedere affondare un progetto appena creato.
Grazie a questa opera di rilancio, iPlayer è stato rinnovato a partire dal giorno di Natale: la grafica è stata abbellita, i video sono trasmessi in formato flash per permettere a qualsiasi sistema operativo di poterne usufruire e, soprattutto, al contrario di quanto accaduto per il lancio di Luglio, c’è stata una forte campagna pubblicitaria che si è basata sullo slogan "Making the unmissable unmissable".
Eric Huggers, durante la conferenza londinese Future Media, ha confermato l’ambizione di stringere numerosi rapporti con grossi fornitori in modo che gli utenti possano avere accesso ai contenuti direttamente dalla televisione rendendo unica un’esperienza solitamente normale.
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Le domande che bisogna porsi sono due: perché la BBC ha pensato solo ora al rilancio di iPlayer lasciandolo quasi morire? E soprattutto, chi pagherà questo rilancio visto che BBC è la TV di Stato britannica?