Baboom, la musica secondo Kim Dotcom

Dopo aver lasciato il progetto MEGA, Kim Dotcom si prepara per un ritorno in grande stile con Baboom, piattaforma musicale in passato nota come Megabox.
Baboom, la musica secondo Kim Dotcom
Dopo aver lasciato il progetto MEGA, Kim Dotcom si prepara per un ritorno in grande stile con Baboom, piattaforma musicale in passato nota come Megabox.

Tempo di grandi cambiamenti e novità per Kim Dotcom. Nei giorni scorsi è stata ufficializzata la sua decisione di abbandonare MEGA, piattaforma dedicata all’hosting dei file nata all’inizio dell’anno dalle ceneri di Megaupload. Nel fine settimana invece la conferma di un nuovo progetto, questa volta interamente dedicato al mondo della musica. Ciò che fino a qualche mese fa era noto come Megabox si chiamerà invece Baboom.

Un nome esplosivo, in linea con i propri obiettivi. Le prime informazioni giungono dalle pagine di TorrentFreak e parlano di un servizio in grado di rivoluzionare il settore, che oggi conta 22 sviluppatori impegnati a tempo pieno e già capace di raccogliere milioni di dollari come investimento iniziale. Queste le parole del 39enne imprenditore tedesco: “Gli artisti non hanno mai avuto più libertà, trasparenza e controllo”. A differenza di quanto avvenuto con MEGA, questa volta il tutto sarà gestito direttamente da una società appartenente a Dotcom. L’indirizzo Internet da digitare (al momento ancora non funzionante) per raggiungere il sito ufficiale sarà Baboom.com.

Sono davvero felice per Baboom. Non vedo l’ora che gli artisti possano capire cosa ho creato per loro. Potranno gestire l’intera carriera su Baboom.

È quanto dichiarato da Kim Dotcom, all’anagrafe Kim Schmitz. Nell’immagine di apertura è possibile dare un primo sguardo a quella che sarà l’interfaccia del servizio. Naturalmente si tratta di un teaser, dunque non tutti gli elementi corrispondono a quelli della UI definitiva, comunque utile per capire come apparirà Baboom agli occhi degli utenti. Per quanto riguarda il lancio, le tempistiche non sono ancora state confermate: “Verrà messo online quando sarà perfetto”.

Il modello di business proposto non è del tutto inedito: proporre all’utenza un vasto archivio musicale da ascoltare in modo del tutto gratuito, raccogliendo denaro dalla visualizzazione di banner, distribuendolo poi direttamente ai musicisti, senza la mediazione di major o etichette. Chi sceglierà invece di sottoscrivere un abbonamento premium, dunque mettendo mano al portafogli, potrà godere dello streaming senza alcuna pubblicità.

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