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L’annuncio
Il meccanismo è il medesimo di molti concorsi fatti per la rete: c’è una certa dose di contributo da parte degli utenti (la prima grande scrematura) e un giudizio finale da parte di una giuria di qualità (fino ad ora solo YouTube ha avuto il coraggio di lasciare la scelta ai soli utenti). Il vincitore di ognuna delle 7 categorie premiate riceverà un premio di 20.000 euro.
Certo non tutti i film sono stati fatti appositamente per gli schermi ridotti da cui si gira in rete, ma secondo Valerio Zingarelli, numero uno della società, la stima è di almeno 3 corti su 5 girati pensando alle piccole dimensioni. I film sono, almeno per un quarto, materiale inedito, circa 200 vengono da studenti di cinema e l’età media dei proponenti è 29 anni. Il 31% del materiale arriva dagli Stati Uniti, il 22% dalla Gran Bretagna e il 10% dall’Italia.
Ma non si ferma qui la volontà di Babelgum di credere nella forma produttiva breve e user generated. È stato infatti stanziato un fondo di 10 milioni di euro per finanziare speciali documentari e corti di finzione da 15 minuti (e occasionalmente anche documentari più lunghi su temi specifici ma girandoli in tronconi da 15 minuti ognuno per facilitare la visione online).
A garantire per la qualità è sempre Spike Lee che