Axa e Blablacar per la copertura assicurativa

Una copertura assicurativa extra per i conducenti e utenti che usano Blablacar: l'accordo con Axa è il primo che si adatta ai viaggi condivisi.
Axa e Blablacar per la copertura assicurativa
Una copertura assicurativa extra per i conducenti e utenti che usano Blablacar: l'accordo con Axa è il primo che si adatta ai viaggi condivisi.

La sharing economy è ormai una realtà consolidata, tanto che dopo una prima fase di esplosione ora si sta reintermediando. È così nel settore turistico-alberghiero, nella ristorazione, e ovviamente anche nella mobilità. A proposito dei viaggi condivisi tra persone era probabilmente necessario stabilire nuovi accordi di garanzia per gli utenti. Il primo di questo è la partnership fra Axa e Blablacar, una piattaforma innovativa senza costo che aggiunge alcune tutele.

Da qualche tempo le assicurazioni guardano con interesse i nuovi modelli di mobilità. Blablacar, per sue caratteristiche, è la piattaforma ideale dove cominciare, essendo una specie di social network dove le persone si dividono le spese di un viaggio. Un legame senza lucro più semplice da regolare, ma anche successo mondiale da 20 milioni di utenti, 400 dipendenti, una quotazione che è arrivata al miliardo e mezzo di dollari; una realtà che nonostante di base sia sempre stata coperta dall’assicurazione obbligatoria dell’auto del conducente (per legge anche i passeggeri trasportati sono assicurati per tutto il tragitto) aveva bisogno di caratterizzarsi con delle coperture extra.

L’accordo trovato con Axa si estende all’Italia dopo essere stato approvato in Francia, Gran Bretagna e Spagna, e rappresenta secondo i firmatari una iniziativa pionieristica. Funziona così: che si sia conducente o passeggero, l’accordo online su Blablacar stabilisce senza costi per entrambi una copertura assicurativa che include il servizio di assistenza stradale e trasporto a destinazione, la tutela legale e recupero oggetti dimenticati a bordo.

Basta pensare a questi tre elementi aggiuntivi per intuire quale sia lo scopo e l’utilità di questo accordo. Blablacar risponde ad alcuni dei potenziali problemi che possono sorgere nell’ambito originale della condivisione di un viaggio, mentre Axa sonda un nuovo mercato, tutto da conquistare per le assicurazioni. Soltanto tre anni fa sarebbe sembrata una stranezza, oggi l’assicurazione per il car pooling è una definizione ragionata.

Le regole dell’accordo cercano di rispondere a esigenze che sono già sorte e sono state raccolte dalla community. Ci sono stati già casi di guasti meccanici,
incidenti, furti o tentati furti, banali problemi come una gomma a terra o la batteria scarica, il malessere del conducente. L’assicurazione extra pensa alle riparazioni e al trasporto delle persone in un punto di ritrovo o in un hotel.

Sempre in caso di spiacevoli incidenti, chi usa Blablacar riceverà assistenza legale telefonica e una copertura delle spese legali legate all’incidente fino ad un massimo di diecimila euro. Inoltre, se un passeggero dimentica qualcosa a bordo è coperta la spedizione degli oggetti personali dimenticati nel veicolo del conducente.

Andrea Saviane, country manager in Italia, pensa che con questo accordo nasca una piattaforma ambiziosa, che migliora ancora di più il core dell’azienda. In sostanza, la fiducia. Il sistema è attivo per i viaggi la cui partenza e l’arrivo siano in Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia, Toscana e Sardegna; sarà poi esteso gradualmente a tutto il territorio nazionale nel corso del 2016.

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