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Importanti informazioni riservate sarebbero state trafugate dai sistemi informativi di Rolls-Royce, Shell e altre compagnie britanniche. Secondo il
«Numerosi paesi continuano a dedicare parecchio tempo ed energia per rubare informazioni riservare sulle nostre tecnologie civili e militari… Non utilizzano semplicemente i mezzi tradizionali per ottenere informazioni, hanno ormai sviluppato tecniche di attacco molto sofisticate, che prevedono l’uso di Internet per intrufolarsi nei network» aveva
Stando alle informazioni confidenziali raccolte dal Times, la rete informatica di Rolls-Royce sarebbe stata infettata da un trojan inviato dalla Cina e programmato per trasmettere quante più informazioni possibile a un server cinese. L’azienda britannica produce motori e turbine per le più grandi compagnie aeree del Pianeta e per molte delle forze armate che costituiscono la NATO. La security della compagnia petrolifera Shell avrebbe identificato una breccia nei propri sistemi informativi, da cui i pirati informatici cinesi riuscivano a ottenere informazioni su prezzi e costi del mercato dell’oro nero in alcune regioni dell’Africa. Al momento, nessuna delle due compagnie non ha né smentito né confermato le indiscrezioni pubblicate dal Times.
Gli attacchi di pirateria informatica provenienti dalla Cina sono in costante crescita: si stima che circa il 30% dei programmi dannosi per i computer sia interamente sviluppato nel paese asiatico. Numerosi servizi di intelligence sospettano da tempo un coinvolgimento diretto del governo di Pechino, che finanzierebbe alcuni gruppi di pirati informatici per ottenere segreti industriali e militari in particolare dai paesi occidentali.