Asstel: richiesta sospensione 5G crea allarmismi

Asstel ritiene ingiustificata e inopportuna la richiesta di alcuni parlamentari della sospensione del 5G; bisogna prevenire allarmismi dannosi.
Asstel ritiene ingiustificata e inopportuna la richiesta di alcuni parlamentari della sospensione del 5G; bisogna prevenire allarmismi dannosi.

Asstel interviene direttamente sulla notizia che alcuni parlamentari italiani hanno chiesto la sospensione del 5G in 5 città italiane. Asstel sottolinea come la richiesta sia ingiustificata ed intempestiva. Innanzitutto, la fornitura dei servizi 5G è stata autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico. Inoltre, la tutela della salute dei cittadini è assicurata dal rispetto delle norme di cui alla legge 36 del 2001 e dal DPCM dell’8 luglio 2003.

Asstel ritene poi che questa richiesta sia irrispettosa nei confronti del Parlamento italiano che da mesi ha avviato un’indagine conoscitiva sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni. Indagine durante la quale hanno relazionato rappresentanti dell’industria, delle istituzioni scientifiche e sanitarie, esperti del mondo dell’ambientalismo e scienziati di chiara fama.

Il Presidente di Asstel, insieme ai rappresentanti aziendali e della comunità scientifica hanno ampiamente relazionato la Commissione IX della Camera, Trasporti e Telecomunicazioni, a riguardo di alcuni fatti fondamentali di cui occorre essere consapevoli: le norme che presidiano la tutela della salute sono stabilite da un organismo indipendente riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Unione Europea, nonché dai governi di tutti gli stati europei; gli effetti delle radio-frequenze fino a 300 Gigahertz, incluse quindi anche le frequenze utilizzate dalle reti 5G, sono stati studiati dalla ricerca scientifica internazionale, sono noti e valutati non dannosi entro i limiti stabiliti a livello mondiale ed europeo, in modo non difforme dalla disciplina applicabile ad altri strumenti, anche di impiego domestico, che utilizzano bande di frequenza; anche i c.d. effetti sanitari a lungo termine sono costantemente studiati dagli organismi internazionali e non hanno, a giudizio degli organismi internazionali, segnalato conseguenze patologiche.

Non esiste, dunque, alcun fondamento per la sospensione delle reti 5G.

Per prevenire allarmismi dannosi, Asstel propone di creare una Commissione governativa scientifica permanente, che esiste anche in altri Paesi europei, che si occupi di effettuare un costante monitoraggio degli esisti della ricerca scientifica a livello internazionale. Obiettivo quello di offrire un costante aggiornamento dei suoi progressi nel tempo. Infine, Asstel raccomanda al Governo italiano ulteriori iniziative di divulgazione ed informazione scientificamente corretta delle conoscenze già disponibili sul 5G.

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