Articoli di approfondimento nelle SERP di Google

A quanto pare Google sta sperimentando l'integrazione di recensioni e articoli di approfondimento per i link mostrati nelle SERP: ecco un primo screenshot.
Articoli di approfondimento nelle SERP di Google
A quanto pare Google sta sperimentando l'integrazione di recensioni e articoli di approfondimento per i link mostrati nelle SERP: ecco un primo screenshot.

Google è costantemente impegnata nel migliorare il proprio motore di ricerca, sia attraverso il perfezionamento dell’algoritmo impiegato per stabilire l’indicizzazione delle pagine Web che per le modalità di costruzione delle SERP, come dimostra la progressiva evoluzione di Knowledge Graph, da qualche mese disponibile anche in Italia. Oggi, dalle pagine del sito Search Engine Land, arriva un’indiscrezione relativa a una delle prossime novità che potrebbero trovare posto su bigG.

Si tratta “In-depth articles”, ovvero articoli di approfondimento mostrati direttamente all’interno delle pagine dei risultati. A scoprirlo è stato un navigatore cercando i ristoranti messicani presenti nella sua zona, vedendo comparire sotto uno dei link elencati le recensioni di portali come Reason, New York Times e Wall Street Journal. La funzionalità sembra essere al momento in fase di test: i tecnici di bigG sono soliti sperimentare le novità abilitandole solamente a una piccola porzione di utenti, in modo tale da stabilirne la validità ed eventualmente metterle in un secondo momento a disposizione di tutti.

Il box "In-depth articles" avvistato nelle SERP di Google (Search Engine Land)

Il box “In-depth articles” avvistato nelle SERP di Google (Search Engine Land)

Questa in particolare sembra poter fornire indicazioni a chi cerca attività commerciali o di ristorazione nelle vicinanze. Alla base di tutto c’è l’ormai quasi onnipresente geolocalizzazione, ovvero il riconoscimento della posizione geografica dell’utente, sfruttata soprattutto su dispositivi mobile come smartphone e tablet per fornire risultati sui punti d’interesse nella zona in base alla query digitata. Google, interpellata dalla redazione di Search Engine Land per fare chiarezza sulla questione, al momento non ha ancora fornito alcun dettaglio ufficiale.

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