Apple Watch: anche Tim Cook lo chiama iWatch

Anche in quel di Cupertino si seguono evidentemente i rumor dall'Oriente: in un'intervista, Tim Cook chiama per sbaglio iWatch il neonato Apple Watch.
Apple Watch: anche Tim Cook lo chiama iWatch
Anche in quel di Cupertino si seguono evidentemente i rumor dall'Oriente: in un'intervista, Tim Cook chiama per sbaglio iWatch il neonato Apple Watch.

Apple Watch potrebbe non essere il nome più efficace per il nuovo orologio intelligente di Cupertino. E l’indicazione non proviene dai migliori esperti di marketing, né tantomeno dagli utenti: è Tim Cook stesso ad affermarlo, pur indirettamente. Come? Durante un’intervista rilasciata a margine dell’evento di ieri sera, il CEO della mela morsicata ha candidamente chiamato il dispositivo iWatch. Così come da mesi è stato ribattezzato dall’universo dei rumor e degli appassionati dell’azienda a stelle e strisce.

Non capita spesso che Apple decida di abbandonare la classica “i” per il nome di un prodotto, anche se gli esempi eccellenti non mancano: basti pensare ad Apple TV. Eppure, per una volta l’azienda avrebbe fatto meglio a seguire le indicazioni e i trend degli utenti, che da mesi hanno autonomamente scelto iWatch come definizione per l’Apple Watch di Cupertino. Probabilmente si tratta di un’ipotesi che la dirigenza californiana ha preso in considerazione fino all’ultimo minuto, perché è lo stesso CEO a confondersi.

Nel corso di un’intervista per ABC News, la stessa che ha mostrato un insolito e particolarmente loquace Jonathan Ive, Tim Cook si è imbattuto in una gaffe. Nello spiegare come le ultime innovazioni Apple abbiano creato circa un milione di nuovi posti di lavoro negli USA, tra assunzioni dirette e partner, il CEO si è lasciato sfuggire quella “i” di troppo:

«Abbiamo creato oltre un milione di posti di lavoro negli USA, tra le persone che abbiamo assunto direttamente, quelle assunte dai fornitori o fra i developer che stanno elaborando applicazioni per iPhone, iPad, il Mac e ora ovviamente l’iWatch».

Una gaffe è sempre ammissibile anche da un perfezionista come Tim Cook, soprattutto dopo un lungo evento di due ore e centinaia di interviste rilasciate ai curiosi. Sarebbe simpatico sapere, tuttavia, se il rimando a iWatch sia derivato da un effettivo interesse dell’azienda verso il nome o, semplicemente, dal monitoraggio forsennato dei rumor provenienti dall’Oriente, molto invisi a Cupertino. E, chissà, magari la seconda versione dello smartwatch si chiamerà proprio così?

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