Apple Watch: ritmo cardiaco anormale con precisione

Un nuovo studio accerta che Apple Watch e altri indossabili sono capaci di rilevare un battito cardiaco anormale con precisione del 97%.
Un nuovo studio accerta che Apple Watch e altri indossabili sono capaci di rilevare un battito cardiaco anormale con precisione del 97%.
Apple Watch: ritmo cardiaco anormale con precisione

Un nuovo studio dedicato al potenziale medico dei dispositivi indossabili conferma che orologi di nuova generazione come Apple Watch sono in grado di rilevare ritmi cardiaci anomali con un’accuratezza del 97%, una percentuale che batte persino quella ottenuta dall’accessorio KardiaBand, che dispone di un ECG.

Uno degli aspetti più interessanti degli smartwatch è che nel tempo il focus sulle loro funzionalità chiave è totalmente cambiato. Lanciati sul mercato come accessori di moda che permettono agli utenti di verificare le notifiche rapidamente, dal polso, in pochi anni è divenuto chiaro che gli utenti sono più affascinati dalle caratteristiche dedicate al fitness e alla salute. Diverse storie hanno ad esempio coinvolto l’indossabile di Apple ritenuto come un dispositivo salva vita: per citarne una, lo scorso dicembre Apple Watch ha avvisato un utente di una frequenza cardiaca anormale e, andando in ospedale, si è scoperto che stava per avere un infarto.

Detto ciò, Apple Watch e altri dispositivi indossabili tra cui gli smartwatch con Wear OS (ex Android Wear) sono stati utilizzati in un nuovo studio, condotto dal team dietro l’app Cardiogram in collaborazione con i ricercatori dell’Università di San Francisco (California), che applica una rete neurale chiamata DeepHeart per registrare i dati relativi alla frequenza cardiaca, con l’obiettivo di rilevare la fibrillazione atriale – un’aritmia cardiaca che in alcuni pazienti può purtroppo portare all’ictus.

Con un tasso di precisione del 97%, lo studio di Cardiogram suggerisce che l’Apple Watch da solo svolge un lavoro migliore nel rilevare i ritmi cardiaci anormali rispetto all’accessorio KardiaBand, che è approvato dalla FDA. Nello specifico, l’orologio Apple con DeepHeart ha raggiunto una sensibilità del 98 percento e una specificità del 90 percento rispetto ai rispettivi tassi del KardiaBand del 93 e dell’84 percento.

Oltre agli studi sulla capacità di Apple Watch di rilevare la fibrillazione atriale, Cardiogram e UCSF hanno anche lavorato per determinare se il cardiofrequenzimetro a bordo del device con la mela morsicata può anche rilevare altre condizioni come l’ipertensione, l’apnea notturna e i primi segni di diabete. Studi preliminari hanno suggerito che tutte queste condizioni potrebbero essere individuate nei dati raccolti da Apple Watch e da altri dispositivi indossabili comuni.

Trattasi dunque di informazioni che potrebbero cambiare il modo in cui una persona monitora la salute del proprio cuore – e di quella del corpo in generale. Infatti, la fibrillazione atriale o un ritmo cardiaco anormale sono condizioni che possono indicare importanti problemi di salute e spesso, tra l’altro, non vengono diagnosticate in tempo. È proprio qui che Apple Watch e altri dispositivi indossabili possono dare una mano: non sostituiranno un ECG tradizionale, ma è stato dimostrato che possono avvisare chi ne indossa uno al polso di un problema molto prima di quanto, altrimenti, potrebbe essere rilevato.

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