Apple Watch vale come un'azienda Fortune 300

Apple Watch vale come un'azienda della Fortune 300: è quanto ha riferito Tim Cook, in occasione del tradizionale incontro con gli investitori.
Apple Watch vale come un'azienda Fortune 300
Apple Watch vale come un'azienda della Fortune 300: è quanto ha riferito Tim Cook, in occasione del tradizionale incontro con gli investitori.

Il mercato degli smartwatch è in continua ascesa e, sebbene questi dispositivi non abbiano ancora trovato una diffusione di massa sul mercato, per Apple i segnali sono assolutamente positivi. È quanto ha ribadito Tim Cook, in occasione del consueto incontro con gli investitori, pronto a sottolineare come il giro d’affari dell’orologio intelligente sia simile a un’azienda della Fortune 300.

Il CEO di Apple ha riferito questo paragone commentando i successi delle linee wearable e degli accessori, come Apple Watch, AirPods e le cuffie Beats. Combinati, questi device garantiscono al gruppo di Cupertino delle entrate pari a una delle aziende presenti nella lista Fortune 300, sebbene Tim Cook non abbia voluto fornire nel dettaglio le cifre del volume d’affari. Contestualmente, il leader di Cupertino ha affermato di non amare la parola “wearable” quando si parla di questi dispositivi targati mela morsicata.

È facile comprendere perché, per Apple, questo settore di mercato sia particolarmente interessante. Il gruppo guida il market share dell’universo smartwatch sin dalla prima introduzione di Apple Watch, senza particolari intoppi derivanti dalla concorrenza Android Wear. Le cuffie AirPods, nel frattempo, sono stati uno dei successi commerciali più evidenti per la società, considerato come per molto tempo il gruppo abbia faticato a rispondere all’elevatissima domanda, più di quanto la stessa azienda aveva immaginato in fase di lancio. Ancora, Apple Watch Series 3, grazie all’introduzione della connettività LTE in alcune nazioni mondiali, ha garantito un aumento delle vendite del 50% rispetto alla generazione dell’anno precedente.

Ancora molto deve essere fatto, però, soprattutto sul fronte dei servizi collegati a questi device. Ad esempio, Tim Cook spiega come Apple Pay stia procedendo più lentamente rispetto a quanto inizialmente previsto, ammettendo che i pagamenti mobile non abbiano ancora grandissima presa sul pubblico. Non resta quindi che attendere la quarta generazione dell’orologio intelligente targato mela morsicata, in arrivo nel mese di settembre.

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